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Gesto delle pistole verso la panchina Warriors, la NBA apre un’indagine su Ja Morant

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Ieri notte i Golden State Warriors hanno vinto sul campo dei Memphis Grizzlies grazie ad una prestazione da 52 punti, 10 rimbalzi e 8 assist di Steph Curry. Nella partita, controllata dai Dubs, c’è stata però anche un po’ di tensione quando, durante una pausa di gioco, Ja Morant ha rivolto il gesto delle pistole verso la panchina degli Warriors mentre tornava verso la propria. Già sul momento alcuni giocatori di Golden State, come ad esempio Draymond Green, avevano chiesto un provvedimento nei confronti della star dei Grizzlies. Ora però la NBA ha anche aperto un’indagine sull’accaduto, non solo su Morant ma anche su Buddy Hield che lo avrebbe provocato prima del gesto.

Morant non è nuovo a situazioni del genere, anzi. La NBA lo aveva sospeso a lungo per il suo controverso rapporto con le armi, con le quali si era più volte fatto riprendere fuori dal campo: un’immagine che la Lega vuole assolutamente allontanare.

Dopo la notizia dell’apertura dell’indagine, Ja Morant ha commentato su X: “Ja questo, Ja quello…” con una emoji che ride. Evidentemente il giocatore dei Grizzlies ritiene di essere solo un capro espiatorio e di non aver in realtà fatto nulla di condannabile.

Francesco Manzi

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