pozzecco

Gianmarco Pozzecco: “Ci aspetta un anno di m***a. Porte chiuse? Non si fa il circo senza pubblico”

Home Serie A News

La Dinamo Sassari è stata una delle ultime squadre italiane a fermarsi, per forza di cose: prima la gara giocata a Roma contro la Virtus a porte chiuse di sabato sera, prima dello stop arrivato il giorno dopo. Poi la trasferta di Champions League a Burgos con tanto di polemiche.

Coach Gianmarco Pozzecco ha parlato col Corriere dello Sport soprattutto di questa situazione e del futuro del campionato:

Ci aspetta un anno di m***a. Dovremo impegnarci tutti per far ripartire il nostro sport con un rilancio incredibile. Non dovranno esserci interessi di parte, ma dovremo remare tutti nella stessa direzione. Se valorizzeremo lo spettacolo che andremo a giocare, ne gioveranno tutti. Ma non credo che questa situazione farà calare i prezzi del mercato dei giocatori.

I giovani certo salveranno la pallacanestro, ma anche i grandi personaggi. Lo so che parlo spesso del mio Spissu, ma è l’esempio. E’ l’orgoglio di una regione, come Totti nella Roma lo è stato per una città. Valorizziamo questi atleti, quelli che hanno una maglia cucita sul cuore. Sono loro che trascinano la gente al Palazzetto dello Sport o allo Stadio Olimpico. Dovremo costruire nei settori giovanili tanti piccoli Spissu, a ogni latitudine, in ogni modo.

Il Poz ha poi parlato anche delle porte chiuse:

Ripenso alla partita che giocammo a porte chiuse a Roma. Quella sera non ho esitato a prendere una posizione dura, dicendo che ci dovevamo fermare. Le porte chiuse sono un paradosso. Serve l’urlo della gente, noi siamo circensi. Non si fa il circo senza spettatori, così non ho avuto esitazioni a costo di farmi qualche nemico. Non mi piace l’omertà, quella che magari si usa per ottenere qualcosa in futuro.

Sullo stop definitivo arrivato un paio di giorni fa:

Scelta inevitabile, cosa dovevamo aspettare? Il basket non ha introiti dai diritti televisivi tali da spingerlo per forza a una soluzione. L’unico motivo doveva essere ed è stato la salute e la sicurezza di tutti.

E infine su cosa farà al primo allenamento post-quarantena:

Non lo so, anzi sì. Mi mancano i miei ragazzi, averli di fronte a me, scherzarci. Ci faremo una partita di calcetto e andremo a mangiare una pizza, quello che vorrei fare anche questa sera. Per allenarci ci sarà tempo il giorno dopo.

Francesco Manzi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.