Gigi Datome sull’avventura NBA: “Io non mi arrendo”

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Fino ad ora quasi zero soddisfazioni per Gigi Datome in NBA, il nostro quarto italiano nella Lega spesso non viene nemmeno utilizzato da coach Cheeks anche se, quando è sceso in campo, spesso si è tolto qualche soddisfazione. Per l’ex giocatore della Virtus Roma le cifre parlano di 6.6 minuti a partita per 2.5 punti e 1.1 rimbalzi. Datome ha rilasciato un’intervista comparsa sull’edizione odierna di Tuttosport in cui ha speso buone parole per l’allenatore dei Detroit Pistons:

Con coach Cheeks si parla di continuo, lui mi stimola. E’ vero che sono quasi uscito dalle rotazioni, ma sento la fiducia dell’organizzazione e dell’allenatore. Per questo ho scelto di firmare un contratto biennale, con un anno solo forse sarei già sul mercato, invece ho ancora tanto da dimostrare. In NBA vogliono vedere come reagisci, se non ti abbatti, se continui a lavorare. Io di certo non mollo, l’ho detto alla mia presentazione.

Poi l’azzurro è passato a parlare delle novità che comporta un salto del genere e dei compagni di squadra:

Il campo in NBA è più grande, se fai un passo di più in attacco, lo devi recuperare in difesa. Non c’è tempo per preparare le partite, a volte l’allenatore in un timeout disegna uno schema mai provato. Drummond e lo scherzo di Jesus? E’ divertente soprattutto quando esco dalla doccia, Andre è stato uno dei ragazzi che mi hanno aiutato a inserirmi in squadra, è molto giovane ma ci è già passato. Poi Jennings, mio compagno già a Roma. Lui mi conosce, sa quanto valgo e quali sono le mie caratteristiche.

Mentre per quanto riguarda gli avversari:

Lebron James è pazzesco, chiaramente il giocatore più forte del mondo, ora. Poi c’è Paul George, incredibile per fluidità, capacità atletiche e tecniche. Kevin Durant invece è un attaccante immarcabile.

Infine Datome è tornato di qua dall’oceano e ha parlato del futuro in Nazionale:

Spero nel Mondiale. La Nazionale è la prima vera priorità della mia carriera, per il lavoro fisico ci sarà tempo a fine stagione. Se Pianigiani mi convocherà, verrò sicuramente al Mondiale o alle qualificazioni.

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Francesco Manzi

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