Girone A: il Barca stende il Cska, vincono anche Fener e Nanterre

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Conclusa la quarta giornata del gruppo A , continua la marcia solitaria del Fenerbahce che vince a Belgrado contro il Partizan dopo un avvio sofferto e si conferma unica squadra imbattuta di questa Eurolega al pari del Real Madrid. Alle sue spalle si tolgono punti le inseguitrici: è arrivata infatti la vittoria del Barcellona nel big match della serata contro il Cska Mosca di Ettore Messina. Ora entrambe le squadre sono a quota 4 punti così come il Nanterre, che vince lo scontro diretto col Kiev e sogna la qualificazione alle top 16 nella stagione d’esordio.

Partiamo dalla sfida in terra catalana dove il Barcellona dopo l’incredibile debacle interna contro il Nanterre, aveva urgenza di dare un segnale di forza. Dall’altra parte anche il Cska voleva rifarsi dopo il ridimensionamento subito per mano del Fenerbahce la scorsa settimana. All’inizio sono proprio i russi ad avere maggiore determinazione con Micov e Kaun scatenati che danno un cospicuo vantaggio iniziale agli ospiti. Quando però dalla panchina si alza Navarro anche per i russi iniziano i problemi; infatti il play dà inizia ad un tentativo di rimonta che non si concretizza per poco: 18-20 dopo il suono della prima sirena.

Juan Carlos Navarro, è lui l’eroe della serata in Catalogna

Nel secondo quarto sono gli uomini di Messina a dettare il ritmo, conducendo il punteggio fino all’intervallo, ma senza mai riuscire a trovare le energie per l’allungo buono. Il tiro da dietro l’arco va a fasi alterne con Teodosic e Weems che tentano di dare la scossa definitiva invano. Gli azulgrana sembrano avere dalla loro un Tomic in serata, ma preferiscono anch’essi il gioco da fuori con le mani calde di Navarro e Huertas. Il Cska tenta di nuovo l’allungo con Jackson ma anche questo tentativo si rivela poco incisivo. A metà gara il punteggio è di 36-40.

Al rientro sul parquet si assiste a tutta un’altra partita. I padroni di casa con un break di 8 a 0 tornano finalmente a condurre per poi allungare di prepotenza verso la doppia cifra di vantaggio con un Navarro sempre in spolvero. A Messina servono ben due timeout per resettare la testa dei suoi che trovano un leader momentaneo in Vorontsevich. Momento di gloria che finisce subito poiché un altro break di ben 10 punti a 0 porta gli spagnoli al massimo vantaggio di tutta la sfida (+15 sul 62-47). Quando l’inerzia della gara sembra quindi essere completamente a favore della squadra di Pascual, viene fuori l’orgoglio dell’Armata Rossa che con Hines corona un parziale di 7 a 0 con cui si chiude la terza frazione.

All’inizio dell’ultimo periodo prosegue il buon momento dei vice-campioni del 2012 che arrivano sul -4 con l’ex canturino Micov. Lo sforzo prodotto però dagli ospiti è grande cosicchè, ad una nuova accelerazione dei catalani, sono costretti a gettare la spugna. I soliti noti Navarro e Huertas confezionano il 12 a 2 che permette loro di ri-festeggiare in campo europeo dopo due KO consecutivi. Dall’altro lato è proprio la squadra russa, nonostante una reazione rabbiosa nel finale, ad arrendersi e a subire la seconda sconfitta di fila. Il 79 a 70 finale ridimensiona ancora di più Hines e soci che si sono dovuti inchinare ad una nuova diretta concorrente per la vittoria finale. Barcellona che invece si rialza dopo l’incredibile scivolone col Nanterre e prenota il secondo posto.

BARCELLONA: Navarro 20, Huertas 16, Tomic 13

CSKA MOSCA: Micov 14, Pargo 11, Teodosic, Hines, Kaun 10

Per il primo infatti, sembra esserci poco da fare col Fenerbahce di Obradovic che fa sfogare il Partizan nel primo tempo, prima di affossarlo senza pietà nel secondo. I serbi sono però andati parecchio vicino al colpaccio grazie a 20 minuti di intensità difensiva stratosferica coi gialloneri tenuti solo a 30 punti dopo il secondo quarto. In attacco invece l’arma in più è stata senza dubbio Joffrey Lauvergne che con la sua straripante fisicità fa il bello (soprattutto) e cattivo tempo nelle due aree pitturate. Dopo il 17-13 del primo periodo gli uomini di Vujosevic hanno avuto anche la forza di allungare nella frazione successiva, toccando il +8 all’intervallo (38-30).

Bogdanovic, sempre più indiscutibilmente il faro del Fenerbahce

Sarebbe stato però difficile tenere lo stesso ritmo anche nel secondo tempo senza aspettare una reazione turca che arriva puntuale e straripante. Bogdanovic e McCalebb iniziano a macinare punti su punti e a far girare veloce la palla in attacco. La difesa di casa va in totale tilt e in dieci minuti arriva a subire lo stesso numero di punti subito nei primi venti. Prima della bagarre finale il punteggio è di 56 a 60: gli ospiti sembrano poter prendere possesso in via definitiva dell’incontro ma i giocatori di casa non vogliono lasciare a bocca asciutta i tifosi che hanno riempito il Pionir.

Ma il cuore e l’orgoglio non sono bastati contro una squadra che ha continuato a segnare con continuità, a difendere con veemenza con tutti i suoi interpreti. Gestione impeccabile per la truppa di Obradovic che non ha mai dato al Partizan la possibilità di rientrare in partita. Il 78-88 finale vale il primo posto sempre più saldo e l’imbattibilità nella competizione, mentre per il Partizan l’obiettivo quarto posto rimane realistico e raggiungibile, soprattutto dovessero arrivare prestazioni come quella di stasera.

PARTIZAN: Lauvergne 20, Kinsey 18, Westermann 13

FENERBAHCE: Bogdanovic 26, McCalebb 14, Bjelica 12, Preldzic 11 Sipahi 10

David Lighty, ritorno a Nanterre festeggiato in maniera impeccabile

A chiudere il programma ci ha pensato la seconda vittoria consecutiva del Nanterre che regala la primissima gioia europea al popolo di casa. Con ancora dietro l’euforia per l’impresa di Barcellona, i francesi non hanno dato scampo al Budivelnik Kiev, anch’esso reduce da un successo. Una partita senza storia sin dalla contesa con un primo quarto già piuttosto indicativo di quello che è stato l’andazzo del match, un 27-8 frutto di una produzione offensiva incredibile con Gladyr e Daniels caldissimi da dietro l’arco e con il ritorno di Lighty, autentico trascinatore della scorsa stagione, dopo che quest’estate era stato accostato al Montepaschi Siena. Gli ucraini sono spesati e senza idee con il povero Darjus Lavrinovic che dà l’idea di un predicatore nel deserto. Il vantaggio rimane quello sino all’intervallo dove si giunge sul 51 a 23. Approccio molle del Nanterre nel secondo tempo ma il Kiev manca le occasioni per poter dare un senso alla sua serata. Gli uomini di Bagatskis non producono canestri gioco e speranze così i padroni di casa si risvegliano presto e con Passave Ducteil e Foster riprendono con fermezza il controllo del match fino all’autorevole 80 a 61 finale che regala un’altra serata di festa e di sogni al Nanterre e rispedisce il Budivelnik in Ucraina con le sue certezze precedenti fragili e quasi rotte.

NANTERRE: Daniels 14, Foster 12, Thomas 11, Passave 10

KIEV: Summers 12, Strelnieks 10

 

CLASSIFICA:

Ulker Fenerbahce 8

Fc Barcellona 4

Cska Mosca 4

Jsf Nanterre 4

Budivelnik Kiev 2

Partizan Belgrado 2

Bernardo Cianfrocca

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