Emergono altri particolari inquietanti sulla diffusione da parte dagli agenti di Los Angeles delle foto dell’incidente in elicottero del 2020 in cui morì anche Kobe Bryant. Nei giorni scorsi, durante il processo iniziato una settimana fa, era stato detto che le foto erano state inviate e scambiate “per gioco”. Oggi uno sceriffo della Contea di Los Angeles ha ammesso di averle passate ad un collega addirittura mentre giocava al videogioco Call of Duty. Lo ha riportato il New York Post.
Questa aggiunta dà un’idea ancora più precisa di come per gli agenti in questione questo comportamento non fosse così grave come invece è. Si tratta di un reato, ovviamente, ma anche di una grandissima mancanza di rispetto per le vittime e per i loro familiari, tra cui Vanessa Bryant che ha fatto causa al dipartimento.