Partita decisamente particolare per i Golden State Warriors in casa degli Charlotte Hornets. Innanzitutto c’è stata la misteriosa esclusione di Stephen Curry a pochi minuti dalla palla a due, poi un finale altrettanto rocambolesco nel quale il protagonista (in negativo) è stato Draymond Green.
A 10 secondi dalla fine, con i gialloblù avanti 100-98, Green si è gettato su una palla vagante, contendendola a Gordon Hayward, il quale ha subito chiamato timeout. Secondo l’ala di Golden State l’avversario non aveva il controllo del pallone e non poteva perciò chiedere sospensione, gli arbitri invece hanno difeso la loro scelta, punendo le veementi proteste con due falli tecnici. In lunetta Rozier ha segnato entrambi i liberi e poi ha realizzato il canestro della vittoria per gli Hornets, sfruttando al meglio l’ennesima lamentela eccessiva da parte di Green.
A fine gara l’allenatore di Golden State, Steve Kerr, ha criticato duramente l’atteggiamento del suo giocatore, pur dicendosi d’accordo sul fatto che il pallone non fosse pienamente nella disponibilità di Hayward nel momento incriminato: “Non può comportarsi così e lo sa benissimo, perdendo il controllo in quel modo ha commesso un errore terribili perché si è fatto fischiare due tecnici e ha concesso a Charlotte la possibilità di vincere. Ha passato il segno e io, come suo coach, devo farglielo notare, come ho fatto in passato. Adoro l’energia e le passione che mette sul parquet, senza questi elementi non saremmo noi, ma comunque non è autorizzato a passare il segno e lo sa bene”.