Graziella Bragaglio a BU: “Bilancio stagionale tutto sommato positivo. Europa? Stiamo valutando”

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(fonte foto in evidenza: facebook.com)
Mercoledì il pazzesco canestro di Luca Vitali vi ha permesso di continuare il sogno playoff.

Il canestro di Luca Vitali è una magia abbinata a un desiderio più mentale che fisico. In quel momento delicato del match nessuno voleva tenere in mano la palla. Si sono disegnate tutte le azioni possibili e immaginabili, ma quando ti trovi a dover gestire quella palla, probabilmente nessuno la vuole prendere ed è stato pazzesco vedere quel pallone di Vitali con un piede girato entrare dentro il canestro.
Come abbiamo detto 3/4 partite fa è quella noi giochiamo partita per partita, perché i match che ci aspettavano erano sicuramente difficili e complessi. La qualificazione ai playoff non dipende solo dai nostri risultati.
Non sono abituata a vedere quello che fanno gli altri, ma guardo sempre in casa mia. Ci giochiamo questa partita, in un campo non facile, perché Sassari con Pozzecco ha ritrovato quell’alchimia e quell’entusiasmo, per cui ci sarà un PalaSerradimigni molto caldo. La nostra speranza è molto limitata, ma veniamo a Sassari per giocare la nostra partita e il risultato lo vedremo poi domani  sul campo.

Sassari negli ultimi giorni pare abbia perso, nonostante non sia stato confermato dalla società, due giocatori importanti come McGee e Smith. 

Quando una squadra gioca in casa ed è così carica e inoltre in questo momento gioca anche una bellissima pallacanestro, anche con gli infortuni il gruppo si compatta e l’abbiamo dimostrato anche noi con l’assenza di Cunnigham. La squadra ha fatto più gruppo e ha vinto 2 partite difficili, nonostante ci fossero le rotazioni piuttosto limitate, anche perché giocatori come Zerini non sono al top della condizione. I ragazzi hanno portato a casa due risultati molto importanti nonostante gli infortuni e ciò potrebbe farlo anche Sassari. Anche per noi, questa è la terza partita in 7 giorni e arriviamo carichi di energia fisica e mentale. Le trasferte, avanti e indietro, sono sicuramente qualcosa che fa perdere tempo ed energia, anche se un valore aggiunto ce l’ha sicuramente la carica emotiva.  Entrambe le squadre hanno delle motivazioni vere e importanti e direi che sarà un meraviglioso spettacolo.

Un inizio difficile e ora un buon momento di forma. Un bilancio sulla stagione della Leonessa. 

Posso dire che, nonostante tutto, sia molto positivo, perché Brescia ha giocato per la prima volta nella storia in Europa, cosa che non era mai avvenuta nella storia. Siamo riusciti nella realizzazione di un palazzo portando sia la squadra in città, che un grande entusiasmo tra i tifosi, dato che nei primi 2 anni di Serie A abbiamo giocato lontano da Brescia. Sotto questo punto di vista è un grandissimo risultato.
La squadra è nuova per l’80% e le tempistiche per trovare le giuste alchimie sono arrivate un po’ in ritardo. L’entusiasmo non è però mai mancato: contro Cremona il Palazzetto era sold out, contro Milano c’è stata una grande festa, coronata dalla vittoria finale, ma anche mercoledì sera contro Bologna, nonostante il ponte e la vicinanza a laghi e montagne la città ha risposto presente e c’era molto calore e vicinanza alla squadra. Dal punto di vista sportivo invece sono mancate alcune attenzioni in alcune partite, che ci porranno, anche se dovessimo vincerle tutte da qua alla fine, in una condizione sfavorevole, perché rischi di aver finito il campionato al 12 di maggio. Non tutti i mali vengono per nuocere: lo scorso anno abbiamo terminato la stagione il 10 di giugno, ci siamo giocati la Coppa Italia e siamo andati molto vicini a conquistarla, abbiamo realizzato la Supercoppa a Brescia. La cosa più importate è stata salvare la serie, essere concentrati su quello che comunque è la creazione di ciò che sta attorno, dato che abbiamo creato una foresteria. Stiamo lavorando a 360° e il coinvolgimento della città, che è molto importante i questo progetto.

Moss e Sacchetti. Due dei giocatori più positivi di questa stagione bresciana.

Quali sono i giocatori che l’hanno maggiormente impressionata in questa stagione? 

Il giocatore che insieme a Brian (Sacchetti ndr) impressiona sempre di più, che ha una serenità personale fantastica ed è un piacere averlo in squadra, al di là delle doti tecniche e caratteriali è David Moss, che ricordiamolo, ha 35 anni. Una macchina da guerra sotto l’aspetto fisico e mentale, come se fosse un ragazzino. Siamo contenti di aver scelto un giocatore, che magari in quel momento della sua carriera poteva essere visto quasi alla fase del declino. Ha una grandissima forma mentale e un agonismo incredibili. E’ cresciuto molto Beverly, che inizialmente doveva essere il quarto lungo, ma ora ci troviamo un giocatore che è cresciuto tantissimo, forse anche grazie alla vicinanza con Luca Vitali, che è un ottimo passatore. Deve lavorare ancora molto per arrivare alla completa maturazione. Anche Zerini è un giocatore di energia, ma anche di Laquintana domenica abbiamo visto le qualità che possiede.
Hamilton, è un giocatore che abbiamo scelto all’inizio e in alcune partite magari non è stato decisivo, ma i rimbalzi li prende sempre. Aveva bisogno di conoscere un campionato diverso, che non aveva mai affrontato. La cosa più bella è che nonostante gli infortuni, anche gravi, come quello occorso a Ceron o la frattura alla mano di Vitali, che in tre settimane è tornato in campo, e ultimo l’infortunio a Cunningham, siamo stati bravi a cercare di non disperare o fare scelte sbagliate, di non apportare carichi o situazioni che non avrebbero portato niente di positivo.

Il prossimo anno vedremo Brescia impegnata in Europa?

Ci stiamo ragionando, ci piacerebbe molto perché è stata un’esperienza positiva, che ha portato dei valori aggiunti sia a livello gestionale che di competizione. Vorremmo cercare di finire queste partite e poi si valuterà bene il budget. Le società dovranno sottostare anche ai nuovi regolamenti e quindi si cercherà di non fare passi troppo grandi.

Coach Diana rimarrà sulla panchina della Leonessa?

Coach Diana è l’allenatore che ha portato Brescia in A, che l’ha portata in Europa e quello che ha contratto con noi anche per la prossima stagione. Nonostante tutto è sempre stato bravo a tenere il gruppo compatto. Non abbiamo la necessità di cambiare, nonostante la stampa, soprattutto locale in questo mese possa avere incalzato su alcune scelte che la società forse non ha nemmeno preso in considerazione.

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