Haslem: “Voglio giocare di più, potrei andare in Cina o in Europa. LeBron? Proverò a riportarlo a Miami”

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Udonis Haslem è una leggenda dei Miami Heat: miglior rimbalzista della storia della franchigia (sia in attacco che in difesa, 5’711 totali), secondo per numero di partite giocare (844) e per numero di minuti giocati (dietro solo a Wade), settimo miglior realizzatore con 6’486 punti. Pur di restare a South Beach, sua città natale, l’ex Florida Gators ha più volte rinunciato a contratti più retribuiti (in 15 stagioni ha guadagnato poco più di 3.7 milioni di dollari l’anno in media) e, specie in questa ultima parte di carriera, spazio e minuti sul parquet. Ma come riporta Manny Navarro per il Miami Herald, mai come in questa stagione Haslem sta pensando di lasciare Miami.

Ogni volta che parlo con i ragazzi, qui, vogliono che io rimanga. Però non so, sto solo cercando di divertirmi, ho ancora molta energia. Non vengo impiegato spesso sul parquet, così devo capire come impiegare questa energia. Sento che posso giocare ancora, potrei andare in Cina, oppure in Europa o qualcosa del genere. Ho ancora delle partite da giocare, e non voglio davvero sprecare altro tempo, quindi vedremo cosa fare.

Il numero 40 è stato utilizzato sempre meno da coach Spoelstra con il passare degli anni, e nelle ultime 3 stagioni ha giocato solamente 67 gare, nessuna in quintetto, ed appena 462 minuti totali. In media, una partita ogni 16 giorni a 6.9 minuti di utilizzo.

So che vogliono che io resti. C’è una parte di me, altruista, che dà, dà e ancora dà, ma c’è un’altra parte di me che mi dice che dovrei cominciare a pensare a me stesso, ogni tanto. Il mio dilemma è questo: devo cominciare a pensare a me stesso, ma adoro stare in questo ambiente, adoro dare tutto me stesso per questi ragazzi, lavorarci assieme, ed adoro vedere cosa fanno fuori dal campo e come quelle cose impattano proprio sul campo. Ma, sapete, alla fine della giornata torno a casa un po’ frustrato perché potrei ancora giocare. Devo prendere una decisione.

 

UD, specialmente dopo l’addio di Wade nel 2016, è il vero leader dello spogliatoio dei Miami Heat e l’unico superstite (ora assieme a Flash, dopo il suo comeback in Florida) del primo titolo della franchigia nel 2003. Ma a 38 anni compiuti ha comunque qualcosa da recriminare, riguardo la sua gestione:

Cavolo, io posso ancora giocare! Non sto scherzando. Ascoltami: io non lavoro tanto per lavorare, avrei mille altre cose da fare piuttosto che andare in palestra ogni giorno ed avere una dieta ferrea per poi rimanere in panchina. Alla fine guardo giocatori che portano il loro contributo in squadre da titolo, come David West, guardo giocatori della mia età giocare in certe squadre e penso di poter fare la stessa cosa. Certo, non sono più uno da 30 minuti a partita, ma posso portare il mio contributo alla causa. Questa è l’unica cosa che voglio fare, e se non sarà qui non so dove potrà essere. Voglio solo aiutare qualcuno a vincere della partite di basket.

Haslem ha parlato del suo futuro anche con i suoi amici Dwyane Wade e LeBron James.

Con Dwyane ci supportiamo a vicenda tantissimo, abbiamo avuto delle conversazioni a riguardo e speriamo di prendere una decisione insieme. Non sempre funziona così, ma ce lo auguriamo. Con LeBron ci ho passato del tempo, insieme a Wade, era a Miami prima delle Finals. Non abbiamo parlato di un suo ritorno agli Heat ovviamente, si stava preparando per la serie contro gli Warriors, ma qui ci sono elementi interessanti. La città lo ama, e tutti conosciamo l’organizzazione di Miami e di cosa James sia capace di fare, adorerei giocare ancora con lui. Proverò a convincerlo? Certo, quando ne parleremo proverò a tirarlo qui! Non si sa mai…

Alessio Tarquini

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