Più che una stagione NBA per Hassan Whiteside sembra essere diventata una serie di vendette personali verso tutte le squadre che, in questi anni in cui ha giocato in D-League, Libano e Cina, non gli hanno mai dato una chance. Qualche giorno fa era toccato ai Los Angeles Clippers, battuti dai Miami Heat con Whiteside da 23 punti e 16 rimbalzi dalla panchina, al termine del match il giocatore non aveva esitato ad attaccare Doc Rivers per averlo scartato.
Lo stesso è avvenuto oggi, proprio un giorno prima del match contro i Sacramento Kings, squadra dalla quale Whiteside era stato draftato e con cui aveva disputato le uniche 19 partite della propria carriera NBA fino a quest’anno. Il centro degli Heat ha così parlato della sua ex squadra, che lo tagliò durante la seconda stagione in California:
Coloro che mi tagliarono a Sacramento ora non ci sono più. Quanto è stato intelligente questo gesto?
Anche un gioco di parole per Whiteside, in inglese infatti “intelligente” si traduce come “smart”, e chi era all’epoca il coach dei Kings? Keith Smart. L’ironia della sorte è che Smart, licenziato successivamente da Sacramento, ora è nello staff di coach Spoelstra a Miami. Nel frattempo ieri notte nella sconfitta contro Golden State sono arrivati 10 punti e 12 rimbalzi, sicuramente il fatto di essere stato rifiutato così tante volte è una motivazione in più per il giovane lungo.
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