Hawks – Celtics, le pagelle: Millsap guida gli Hawks al successo, per i Celtics un grande Thomas e poco altro

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Ci si attendeva una serie equilibrata, e cosi è stato fino a Gara 5 quando gli Atlanta Hawks hanno evidenziato tutti i limiti tecnici di una squadra come i Celtics, che al di fuori di Thomas, non hanno visto nessuno dei suoi giocatori alzare il proprio livello di gioco; probabilmente una squadra ancora acerba per i Playoffs NBA. La difesa e il gioco di squadra in attacco invece, sono state le chiavi del successo per 4-2 di Atlanta.

ATLANTA HAWKS

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Jeff Teague: 6+

Nonostante il successo, forse il giocatore meno incisivo del quintetto di coach Budenholzer. Due ottime partite quelle di Gara 1(23+12 assist) e Gara 3 (23) ma per il resto poco altro da un giocatore da cui ci si attendeva il salto di qualità dopo una stagione piena di alti e bassi, che sono continuati anche in questa serie.

 

Kyle Korver: 7

Dopo la pessima prova di Gara 1, Korver ritrova il suo tiro, fornendo così un’arma tattica fondamentale per i suoi Hawks nel resto della serie. Decisivo anche il suo apporto nella metacampo difensiva, quasi mai sottolineato, sia in marcatura su Turner, sia soprattutto a rimbalzo con ben 3 partite oltre quota 7 rimbalzi catturati.

Kent Bazemore: 7,5

La rivelazione della stagione, si conferma anche ai suoi primi Playoffs da protagonista e non più da comprimario. Fallisce l’appuntamento con Gara 2 e Gara 4 alla voce punti, ma dà sempre la sensazione di essere in partita. Pochi errori e tanta sostanza soprattutto in difesa.

Paul Millsap: 8

Forse il giocatore meno appariscente, ma senza alcun dubbio il più efficace. Inizia la serie in sordina, preoccupandosi maggiormente della fase difensiva, salvo poi esplodere con 45 punti nella sconfitta di Gara 4. Si conferma giocatore fondamentale e tremendamente sottovalutato, con lui in campo gli Hawks non vanno praticamente mai sotto. La sfida con Love sarà una delle chiavi della serie contro i Cavs.

Al Horford: 7

Come il suo compagno di reparto, non si fa notare molto, ma a fine partita il suo tabellino è una certezza. Doppia doppia in 3 gare su 6 con una media di quasi 5 assist e 3 stoppate a partita. Tuttavia è mancata un po di precisione al tiro, soprattutto nelle due sconfitte sul campo di Boston, che ha fatto scendere il suo voto finale.

Dennis Schroeder: 7+

Una spina nel fianco nella difesa dei Celtics, non lo prendono mai. Eccezion fatta per Gara 1, si prende per mano la squadra sia nei momenti di difficoltà, sia quando c’è da gestire il vantaggio. Manca ancora un pizzico di maturità per compiere il definitivo salto di qualità.

Mike Scott: 7

Quasi 20 minuti di media in cui risponde sempre presente. Non chiedetegli di difendere, ma se c’è da mettere un tiro importante, Scott non si tira mai indietro. Fondamentali i suoi 14 punti in Gara 1 ed i 17 in Gara 5.

Thabo Sefolosha: 6

Esatto opposto di Scott, Thabo viene chiamato in causa per aumentare l’intensità difensiva e mettere la museruola ai vari Smart e Turner di turno. Non proprio una serie da ricordare, per un giocatore che forse a 32 anni inizia a far faticare contro l’esplosività delle giovani guardie americane.

Mike Muscala: 6+

Il suo tempo in campo serve solo a far riposare Horford, ma si fa sempre trovare pronto. I lunghi dei Celtics non sono la minaccia più temibile ma non sfigura.

Tim Hardaway Jr: 6-

Anche per lui pochi minuti sul parquet ma non fa niente di più per guadagnarsene altri davanti al suo allenatore.

Hinrich, Humphries, Patterson senza voto.

Mike Budenholzer: 7,5

Dopo il pareggio sul 2-2, riassesta l’assetto difensivo, limitando Thomas e costringendo i Celtics a vincere col tiro da 3 punti, scelta che si rivela azzeccata.

 

BOSTON CELTICS

 

Isaiah Thomas: 7,5

Al piccolo play nativo di Seattle, non si poteva chiedere di più: l’impatto con i Playoffs da protagonista non lo condiziona anzi, trascina Boston in tutte le gare ed è sempre il migliore dei suoi. L’unico dei Celtics a trovare con costanza la via del canestro, si spegne solo in gara 5, arginato dallo splendido lavoro difensivo di Atlanta. Se c’è un uomo da cui ripartire per la prossima stagione in casa Celtics, quello è sicuramente Isaiah.

Avery Bradley: s.v.

Lo sfortunato Bradley merita un capitolo a parte. Uscito per infortunio in Gara 1, dopo una ottima prestazione, salta il resto della serie e riduce ad un lumicino le speranze dei Celtics. Non a caso senza la sua difesa e la sua maggiore pericolosità al tiro da 3, rispetto ai vari Smart e Turner, Boston è crollata. Nelle partite successive giocate fuori casa, non sono mai andati oltre gli 83 punti di gara 5, ed anche i 92 di gara 6 sono inflazionati dal garbage time finale. Peccato.

Evan Turner: 6,5

Da sesto uomo si ritrova titolare dopo il fallimentare esperimento di Smart in Gara 2 e risponde presente. L’unico insieme a Thomas che prova a caricarsi sulle spalle la squadra, ma pecca di lucidità nei momenti chiave, forzando troppe conclusioni. La sua poca efficacia dal tiro da 3 viene enfatizzata negli ultimi 2 confronti dagli Hawks ma vogliamo comunque premiarne l’impegno e la generosità con una sufficienza piena.

Jae Crowder: 6-

E’ uno dei giocatori più migliorati rispetto alla passata stagione, ma non si conferma e subisce l’impatto con i Playoffs. I tiri aperti, facili, classici della regular season non ci sono più e le sue percentuali ne risentono. Si da da fare a rimbalzo ed in difesa ma non è mai particolarmente incisivo. Rimandato.

Amir Johnson: 6

Amir fa il suo, senza infamia e senza lode. Male in Gara 1-5-6, bene nelle altre 3 ma la sensazione è che potesse dare qualcosa di più alla causa, viste le lacune nel reparto lunghi dei Celtics. Sicuramente meglio di tutti i suoi compagni sotto canestro ma non è una attenuante.

Jared Sullinger: 5

Autentica delusione. Relegato in panchina dopo le prime due gare, vede progressivamente perdere minuti e fiducia. Millsap, Horford e Scott fanno quello che vogliono quando si trovano davanti l’ex Ohio State. Perdere qualche chilo forse aiuterebbe.

Jonas Jerebko: 6+

Viene promosso in quintetto da Coach Stevens, risultando decisivo nelle prime due gare casalinghe in cui firma due doppie-doppie convincenti. Non si conferma nelle ultime due partite in cui affonda assieme ai suoi compagni.

Terry Rozier: 5

Chiamato in causa gioco forza viste le assenze di Bradley e Olynyk ma non ripaga la fiducia di Stevens. Partite incolori per il rookie sperando che gli servano come esperienza per il futuro.

Olynyk, Zeller, Young, Mickey, Hunter: S.V

Brad Stevens: 6

Nonostante le assenze, riesce a recuperare una serie che sembrava quasi chiusa dopo le prime due gare, ma paga l’inesperienza nei confronti del suo collega, non riuscendo a rispondere agli aggiustamenti nelle ultime due decisive partite.

 

Lorenzo Simonazzi

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