I 10 (+1) momenti più significativi del 2015 NBA

Breve premessa: arrivato il momento di stilare la lista per sfoltire i tanti avvenimenti dell’ultimo anno solare, ci siamo accorti che sarebbe stato impossibile non riportare almeno 4/5 moments con i Warriors protagonisti. Visto il sostanziale monopolio di Golden State nel 2015, abbiamo ritenuto opportuno pubblicare due pezzi distinti: un primo, dedicato a Steph e soci, ed un secondo nel quale raccogliere le altre importanti parentesi.

• 1 - Il perfetto mese di gennaio degli Atlanta Hawks

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  17-0 in un singolo mese: mai nessuno nella storia NBA era arrivato a tanto. Dopo la strepitosa impresa degli Hawks nel gennaio del 2015, la lega decide per la prima volta nella sua storia di assegnare il premio a tutto il quintetto titolare di una singola squadra. Millsap, Horford, Carroll, Korver e Teague i designati per il riconoscimento.

• 2 - Garnett torna a Minnesota

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  Dopo l'anello conquistato a Boston nella prima delle sei stagioni in bianco-verde, e l'anonima parentesi in quel di Brooklyn, The Big Ticket torna nella stessa Minnesota dove aveva giocato le sue prime 12 stagioni. Home sweet home.

• 3 - LeBron James supera Patrick Ewing

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  La visita ai Cavs dell'ex squadra di LBJ ha un sapore ancor più particolare per il leader di Cleveland, che con i suoi 23 punti (8 rimbalzi, 7 assist e 3 stoppate, tanto per cambiare) non solo affonda Miami, ma supera anche Patrick Ewing guadagnandosi un posto nella top 20 dei marcatori di tutti i tempi.

• 4 - Il rientro di Paul George dopo il tremendo infortunio

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  Il tremendo infortunio nell'estate del 2014, la riabilitazione intensa ed il rientro da record dopo 76 partite di regular season saltate. I 13 punti di Paul George nella convincente vittoria contro Miami segnano il ritorno in campo della stella di Indianapolis, tornata da subito leader dei Pacers.

• 5 - Il game winner di Chris Paul

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  Dopo essere stati ad un passo dall'eliminazione contro gli immortali San Antonio Spurs, i Clippers riescono a rimettere in piedi la serie grazie ad una grande gara 6 e ad un settimo atto di Chris Paul da brividi. E' proprio CP3 a suggellare la vittoria ed il conseguente passaggio del turno con un game winner incredibile.

• 6 - Porzingis, il draft

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  Non è mai semplice essere costretti ad entrare dalla porta principale quando non affondi le radici nella terra a stelle e striscie. Lo ha sperimentato sulla propria pelle il giovane lituano Kristaps Porzingis, sommerso di fischi dai soliti tifosi dei Knicks, ad oggi convertitisi da scettici a grandi sostenitori della loro giovane stella.

• 7 - L'addio di Flips Saunders

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  L'annuncio della malattia (linfoma di Hodgkin) quest'estate, in agosto. La prognosi inizialmente favorevole, poi l'abbandono della panchina e il tracollo improvviso. Il 25 ottobre 2015 Flip Saunders lascia la sua famiglia ed i T-Wolves, che gli dedicheranno un toccante tributo.

• 8 - Kobe annuncia il ritiro

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  "Dear basketball, I'm ready to let you go..." . La commovente lettera di Kobe Bryant al suo sport preferito accompagna l'annuncio del ritiro dello stesso Mamba, che dopo 20 stagioni e due tremendi infortunii dichiara di voler appendere le scarpe al chiodo.

• 9 - Le 28 sconfitte consecutive dei 76ers

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  Se ad Ovest gli Warriors erano impegnati a collezionare 67 vittorie, vincere un titolo e poi ritoccare il secondo record di sempre per vittorie consecutive in regular season, dall'altra parte degli States i Sixers si trovavano protagonisti di un' "impresa" diametralmente opposta. Nello stesso arco di tempo impiegato da Golden State per collezionare 28 vittorie consecutive, la franchigia della città dell'amore fraterno metteva insieme un record di 0-28, sufficiente per strappare il triste primato...proprio ai Sixers, che lo detenevano a pari merito con Cleveland.

• 10 - Dirk nella top 6 all-time

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  Nella partita del 23 dicembre contro i Nets, Dirk Nowitzki realizza 22 punti cruciali nella vittoria su Brooklyn dopo un tempo supplementare. Il morbido jumper in transizione con 9:53 da giocare nel secondo periodo vale i punti 28.596 e 28.597 in carriera per il tedesco, che supera Shaquille O'Neal e si appaia al sesto posto nella classifica all-time dei marcatori NBA.

• 10 (+1) - Welcome back Craig

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  32 anni di onorata carriera, poi la diagnosi di cancro (leucemia) che rischiava di mettere fine a qualcosa di più delle interviste a bordo campo. Dopo aver posato il microfono nel 2014 per sottoporsi alle cure necessarie, Craig Sager è tornato a calcare i parquet NBA in questa stagione.

Simone Di Fazio

Nato a Frascati nel 1993, co fondatore e amministratore di Basketuniverso.

Tifoso di Miami dal lontano 2003.