I 4 colpacci di mercato sfumati nella storia recente dell’Orlandina, secondo Peppe Sindoni

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L’Orlandina Basket per anni è stata un miracolo sportivo per il basket italiano: impensabile avere una cittadina di meno di 15.000 abitanti con una squadra in Serie A. Invece Capo d’Orlando c’è stata a lungo, ha anche disputato i Playoff e addirittura la Basketball Champions League. Poi una doppia retrocessione: in A2 nel 2018 e in B nella scorsa stagione. Peppe Sindoni, per anni mente dietro la costruzione di roster competitivi del club siciliano, ha rassegnato le sue dimissioni ormai da un paio di anni.

Nelle scorse ore l’ex GM dell’Orlandina, sul suo profilo Instagram, ha dato vita ad un interessante Q&A con i followers e tanti tifosi orlandini. Tra gli argomenti interessanti toccati, c’è stato sicuramente quello del mercato e dei migliori colpi sfumati. Il primo nome fatto da Sindoni è stato quello di Keith Langford, autentico bomber del basket europeo che è stato, con Milano, anche capocannoniere di EuroLega.

Poi altri tre nomi. Nel 2016, stando a Sindoni, Capo d’Orlando è stata vicina a Carlos Delfino: l’argentino in quel periodo era free agent, non scendeva in campo da due anni dopo l’esperienza NBA e da lì a poco avrebbe firmato con il Boca Juniors e successivamente con il Baskonia, per poi tornare davvero in Italia, a Torino. Nel 2017 sarebbe poi stato il turno di Sofoklis Schortsanitis, il gigante ellenico campione d’Europa nel 2014 col Maccabi. Nel 2017 Big Sofo era ormai al tramonto della sua carriera, reduce da una stagione interamente saltata. Infine il terzo colpo sfumato citato da Sindoni è la firma di Travis Diener nel 2018. Il playmaker era stato assente dai campi per 3 anni, prima di tornare sul parquet con Cremona nella stagione precedente. Diener alla fine rimase alla Vanoli per altri 2 anni, vincendo la storica Coppa Italia nel 2019.

Francesco Manzi

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