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I Boston Celtics verrano venduti per una cifra ASTRONOMICA

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I Boston Celtics sono ufficialmente sul mercato e si avvicinano a un momento cruciale nella procedura di vendita. Secondo quanto riportato dal Boston Globe, il 23 gennaio rappresenta la data limite per la presentazione delle offerte preliminari, con almeno quattro gruppi interessati che hanno già superato il processo di verifica della NBA.

Il prezzo di vendita è stimato oltre i 6 miliardi di dollari, una cifra che riflette il prestigio e il valore storico della franchigia. Tra i potenziali acquirenti figura anche Steve Pagliuca, attuale co-proprietario dei Celtics, mentre l’identità degli altri candidati non è ancora stata resa nota.

Un cambiamento storico per una franchigia leggendaria

La decisione di mettere in vendita la squadra è stata annunciata lo scorso luglio, poco dopo la conquista del 18º titolo NBA da parte dei Celtics. In quell’occasione, l’attuale proprietario di maggioranza, Wyc Grousbeck, aveva dichiarato l’intenzione di cedere la sua quota di partecipazione.

La squadra è sotto il controllo del gruppo Boston Basketball Partners, guidato da Grousbeck, dal 2002. All’epoca acquistarono i Celtics per 360 milioni di dollari, un valore che oggi risulta essere cresciuto in modo esponenziale, riflettendo il successo e l’importanza della franchigia.

Un processo di vendita in due fasi

La vendita dei Celtics avverrà in due fasi distinte. Nella prima, prevista nei prossimi mesi, il 51% della squadra passerà al nuovo proprietario, mentre il rimanente 49% sarà trasferito entro il 2028. Questo approccio graduale consente una transizione più fluida per una franchigia di questa portata.

Il valore dei Celtics

I Boston Celtics non sono solo una delle squadre più vincenti nella storia della NBA, con 18 titoli, ma rappresentano anche un’icona culturale e sportiva. Il loro valore economico non è legato solo ai successi sul campo, ma anche alla forza del brand, al supporto dei tifosi e al mercato di Boston, uno dei più storici e appassionati della lega.

La cifra stimata di 6 miliardi di dollari riflette la crescente valutazione delle franchigie NBA, alimentata da un aumento dei ricavi commerciali, diritti televisivi e un sempre maggiore interesse globale verso il basket.

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