I Bulls organizzavano sedute video fittizie per impedire a Dennis Rodman di volare a Las Vegas

Home NBA News

Nelle due puntate di The Last Dance che usciranno tra poco su Netflix, si approfondirà la figura di Dennis Rodman: è stato anticipato che Michael Jordan racconterà di quando il compagno chiese ai Chicago Bulls una vacanza nel bel mezzo della stagione per andare a fare baldoria a Las Vegas.

Ma Rodman era un habitué di Las Vegas, tanto che a quanto pare i Bulls furono costretti a riempire il proprio calendario di sedute video fittizie per impedirgli di andare a fare festa nel Nevada durante i giorni liberi. L’aneddoto è stato raccontato da Joe Kleine, centro che vinse il titolo a Chicago nel 1998 con un ruolo marginale.

“Ricordo che eravamo una squadra abbastanza vecchia, quindi dalla mia esperienza, se giocavamo mercoledì e poi la partita successiva era sabato, dovevamo avere il primo giorno libero” – ha raccontato Kleine a Sirius XM Radio – “E invece no, facevamo sedute video. Mi ricordo che ci trovavamo e facevamo queste sedute che erano le più grosse str*****e che abbia mai visto e duravano 30 minuti. Io ero nuovo, quindi non dicevo niente. Finalmente verso novembre parlando con Kerr e Buechler dissi: ‘Ragazzi, davvero, cosa stiamo facendo? Perché lo stiamo facendo? Abbiamo passato 30 minuti a fare davvero nulla’. E loro mi risposero che se Phil Jackson fosse entrato in spogliatoio mercoledì sera e avesse detto che avevamo il giovedì libero e ci saremmo allenati di venerdì, Rodman avrebbe subito chiamato un jet privato e sarebbe volato a Las Vegas. Sarebbe tornato venerdì mattina e sarebbe stato male per quattro giorni. Quindi facevamo queste sedute video per obbligare Dennis a presenziare e impedirgli di andare a Las Vegas”.

Francesco Manzi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.