I giocatori dei Cavs tenevano un comportamento “musicalmente” polemico con John Beilein, che rimarrà ai Cavs con un altro ruolo

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Novità dal fronte John Beilein per i Cleveland Cavaliers: il 67enne non è più il coach della franchigia e il suo posto è stato preso da JB Bickerstaff, ma rimarrà all’interno dell’organizzazione con un ruolo diverso ancora da precisare, come riportato da Shams Charania. Dal canto suo, Beilein ha rinunciato a circa 12 milioni di dollari garantiti che prevedeva il suo contratto, della durata di quattro anni con una Team Option sul quinto, ma rescisso dopo appena mezza stagione.

Nel frattempo sono emersi nuovi particolari sul clima tesissimo che si era venuto a creare nello spogliatoio di Cleveland tra giocatori e allenatore. Dopo le ambigue parole e il goffo tentativo di correzione di Beilein di qualche mese fa, i ragazzi si sarebbero più volte messi a cantare canzoni che includessero la parola “thugs”, epiteto che il coach aveva utilizzato per definirli dandogli sostanzialmente dei teppisti (il termine è anche considerato discriminatorio). Come riportato da The Athletic, i giocatori si sarebbero messi a cantare pezzi come “Thugz Mansion” di 2Pac o “I’m a Thug” di Trick Daddy proprio vicino all’allenatore durante gli allenamenti, manifestando così la propria rabbia e costringendolo alla fine alle dimissioni.

Francesco Manzi

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