La notizia è una di quelle importanti: i Los Angeles Lakers decidono di sfruttare la amnesty clause su Metta World Peace (al secolo Ron Artest), che ovviamente percepirà anche per la prossima stagione il suo stipendio (pari a circa 7,7 mln di dollari).
Così facendo però la franchigia losangelina potrà scalare l’intera cifra dal salary cap, risparmiando circa 30 mln di dollari di luxury tax.
Lo scenario ad oggi è a dir poco intrigante, dato che un difensore come Metta World Peace difficilmente rimarrà senza squadra e, secondo alcuni rumors provenienti oltreoceano, sarebbe già nel mirino di diverse franchigie NBA, su tutte Houston Rockets (si tratterebbe di un ritorno per lui), Dallas Mavericks, Indiana Pacers (altro eventuale ritorno), Minnesota Timberwolves e New York Knicks.
Il leader dei LAL, Kobe Bryant, attraverso Twitter non ha minimamente esitato a dire la sua:
“Non avremmo vinto gara 7 senza Metta! Questa è una giornata dura per i Lakers. Personalmente avrei tenuto Metta e avrei fatto un tentativo con la stessa squadra di quest’anno e l’aggiunta di qualche nuovo giocatore”.
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