Joakim Noah non ha un carattere semplice, è evidente quando è in campo ma a quanto pare la storia non cambia anche off the court. Il centro francese si è trasferito a New York qualche anno fa per giocare per i Knicks, ma ha mantenuto la residenza nella Grande Mela anche nell’ultimo anno, quando prima ha concluso la scorsa stagione a Memphis e poi ha firmato un decadale con i Los Angeles Clippers proprio pochi giorni prima che la stagione NBA venisse interrotta per il coronavirus.
Noah ha subito un brutto infortunio al tendine d’Achille a inizio stagione, mentre si allenava privatamente, e pertanto nei mesi scorsi ha effettuato la riabilitazione a New York con l’obiettivo di tornare in campo al più presto. Secondo PageSix, è proprio in questo periodo di recupero fisico che Noah avrebbe avuto una diatriba accesa con i propri vicini di casa nel condominio di West Side, quartiere di Manhattan. A quanto pare gli altri abitanti del condominio sarebbero arrivati a chiedere che Noah non mettesse più piede nella palestra della struttura, perché il giocatore l’avrebbe usata come se fosse esclusivamente di sua proprietà. In alcune occasioni, inoltre, il lungo NBA avrebbe portato in palestra un allenatore personale che, usando un fischietto, infastidiva i vicini. Fortunatamente per loro Noah ha poi trovato sistemazione a Los Angeles, ma non è escluso che ora sia tornato proprio a New York a passare la quarantena.
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