FC BARCELONA – CSKA MOSCOW 76-66
(24-14/17-19/14-15/21-18)
Il Barcellona comincia così come aveva concluso, ossia con la vittoria casalinga. Nella super sfida contro il CSKA di Mosca i ragazzi di Jasikevicius e Nick Calathes vincono e straconvincono con un gioco straripante e divertente. Dall’altro lato c’è ancora da lavorare, ma con ottimi segnali, tra cui il rientro a pieno servizio di Clyburn, l’ingresso prepotente del nuovo arrivato Shengelia e la personalità di Daniel Hackett.
Partenza sprint dei padroni di casa che dopo l’iniziale 7 pari mettono la quarta con uno straripante Nikola Mirotic, che riparte lì dove si era fermato, ossia da preannunciato MVP. Il CSKA si trova rapidamente sotto e non riesce ad invertire la rotta, bloccata anche dalla staticità di parecchie giocate offensive. Al contrario il Barça gira bene la palla, trova le imbucate con Calathes ed Abrines e sopratutto approfitta dei muscoli di Davies, che trasforma parte delle assistenze per il break di 10 a 0. Hillard nel finale prova a dare una scossa con 5 punti, ma la tripla di Hanga a poco dalla sirena ricaccia sotto la doppia cifra la compagine russa (24-14).
La ripresa è meno esplosiva ma rimane costantemente sullo stesso ritmo, con il CSKA alla ricerca del filo e i padroni di casa con l’inerzia della gara in mano. L’asse Heurtel-Davies mantiene alto il livello anche con il secondo quintetto blaugrana ma gli ospiti, dopo aver fatto tanta fatica palla in mano, riescono a rimettere insieme i pezzi anche grazie ad Hackett e a un ritrovato Clyburn. James, al contrario, non riesce ad ingranare e questo va a favore dei locali, che chiudono avanti ma perdono il parziale (41-33).
Ritmo decisamente basso al ritorno nel parquet del Palau Blaugrana. Entrambe le squadre tentano di imporre il proprio gioco: Mirotic funge da terminale offensivo che da punto di riferimento per aprire il campo ai compagni dalla lunga distanza; Itoudis invece costruisce un gioco su Shengelia, un po’ fuori dal gioco nel primo tempo, e un ottimo Hackett, diventato minuto dopo minuto un leader . Le tante palle perse sono un problema per i russi, ma la compattezza va da sé e pian piano il CSKA rivede la luce in fondo al tunnel. L’assenza di Calathes per falli pesa sul gioco dei catalani nel finale. Alla terza sirena sono solo 7 i punti da recuperare, e tante debolezze emerse tra le file locali (55-48).
Nell’ultimo quarto la gara riprende il brio iniziale. I moscoviti mettono per la prima volta le mani sulla gara grazie a cinque punti importantissimi di Shengelia. Il CSKA può giocarsela fino alla fine, i padroni di casa lo sanno e allora attuano la trappola del pressing a metà campo, che mette in difficoltà un già poco brillante reparto esterni. I due punti che dividevano le squadre diventano presto 10: il Barça esce infatti benissimo, da squadra, dalle difficoltà iniziali con Abrines (6 pt) e l’8-0 di parziale; gli ospiti riescono a racimolare solo 5 punti in 6 minuti, costruiscono bene ma sprecano, gravati da pessime percentuali al tiro (23/60 totali, 4/14 nel solo quarto periodo). I russi affondano lentamente nella morsa blaugrana, riuscendo comunque a non andare oltre la doppia cifra finale, che per tutto i 40′ li ha accompagnati. Il Barcellona può invece esultare, perché le premesse, nel grande esordio, sono state rispettate (76-66).
FC BARCELONA: Davies 18 – Mirotic 17 – Abrines 13
CSKA MOSCOW: Shengelia 15 – James 13 – Hackett 11
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