Il commento sarcastico di Mike D’Antoni sull’efficacia della “small ball” e sull’uso che ne hanno fatto i Lakers

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Gli Houston Rockets sono stati eliminati dai playoff, ma Mike D’Antoni crede ancora che la sua filosofia della “small ball” funzioni. In effetti, l’ha detto in un modo che solo lui può fare.

Parlando dopo la sconfitta per 119 a 96 dei Rockets nella quinta gara delle semifinali della Western Conference contro i Los Angeles Lakers, a D’Antoni è stato chiesto se pensa ancora che il suo stile di gioco sia efficace nella postseason. Il 69enne ha risposto dicendo che avrebbero dovuto chiederlo ai Lakers.

La “small ball” ha funzionato nei playoff, solo non per la sua squadra. Mike D’Antoni si riferiva all’adeguamento dell’allenatore dei Lakers, Frank Vogel, sull’utilizzo di formazioni più piccole man mano che la serie andava avanti.

Los Angeles ha dato a D’Antoni e ai Rockets una dose della loro stessa medicina, dato che la squadra ha giocato contro Anthony Davis per lo più come centro. Nel frattempo, i loro centri tradizionali, JaVale McGee e Dwight Howard, non hanno giocato molti minuti.

La dipendenza dei Lakers dalla “small ball” è stata evidente nella loro vittoria per 110 a 100 in gara-4, quando McGee e Howard non hanno giocato poiché Vogel si è affidato a Markieff Morris e Davis come lunghi nelle loro formazioni, con LeBron James, Danny Green e Kentavious Caldwell-Pope a completare il quintetto.

Dopo un’altra uscita dai playoff, il futuro di D’Antoni con i Rockets potrebbe non essere certo, soprattutto perché le due parti non sono riuscite a raggiungere un accordo per un prolungamento dell’accordo lo scorso anno. In quattro stagioni a Houston, D’Antoni ha registrato un record di 318 vittorie e 217 sconfitte, compreso un record di 28-23 nella postseason.

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