Il Draft NBA e le donne: le due scelte che fecero la differenza

Home Rubriche

In attesa del Draft NBA di questa sera, ripeschiamo due momenti molto interessanti nella storia di questo evento. Il primo risale al Draft 1969, il secondo a quello del 1977.

Denise Long con Stephen Curry

Il 1969 è il quello che vede Kareem Abdul-Jabbar, al tempo Lew Alcindor, scelto dai Milwaukee Bucks con la prima scelta. assoluta. Molti giornali però decidono di dedicare titoli e articoli a un altro avvenimento di quel Draft. Tutti parlano della “Warrior Girl”. Al tredicesimo giro – un tempo il Draft NBA era notevolmente lungo – gli Warriors hanno deciso di selezionare Denise Long, diciottenne liceale militante nella squadra scolastica della Union-Whitten High in Iowa. La ragazza aveva mantenuto nel suo anno da senior una media di 69.6 punti a partita, con un picoc di 111 punti nella singola partita giocata. Walter Kennedy, Commissioner della NBA, annullò la scelta poiché era probito selezionare liceali e donne (cose che in Denise convergevano). Franklin Mieuli, proprietario degli Warriors all′epoca, decise comunque di chiamare Denise a San Francisco, farla allenare con la squadra e permetterle di fare partitelle di esibizione con altre ragazze prima delle partite degli Warriors. Il tutto fu fondamentale per lo sviluppo della pallacanestro femminile, che – ricordiamo – non fu presente in competizioni come le Olimpiadi fino al 1976. Nella Baia lo spirito innovativo era già presente prima della rivoluzione apportata al gioco negli ultimi anni.

 

Nel Draft 1977, svoltosi il 10 giugno, fu invece la volta di Lusia “Lucy” Harris a essere selezionata. La Harris, 192 cm di altezza, aveva guidato Delta State a tre titoli nazionali consecutivi. Fece anche parte della prima squadra olimpica femminile di basket che vinse un argento al primo Torneo Olimpico assoluto di categoria. Gli Utah Jazz decisero di spendere la loro chiamata al settimo giro per lei. Lucy trovò invitate la cosa, ma alla fine dovette riunciare. Si seppe dopo che dovette fermare la sua attività agonistica per portare avanti una gravidanza. La Harris sarà anche la prima cestista afroamericana a essere introdotta nella Basketball Hall of Fame. Grazie a lei il basket femminile prese la via per la propria legittimazione e cominciò quel percorso che oggi ha portato alla WNBA.

 

 

 

Mattia Moretti

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.