Il lungo viaggio di Brad Wanamaker

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Bradley Daniel Wanamaker, ma per tutti Brad, ha da poco firmato un contratto annuale con i Boston Celtics a poco più di 800mila dollari, rinunciando ad uno da quasi 3.5 milioni con il Barcelona – come riportato dall’ex giornalista David Pick – per realizzare quel sogno, che tutti i bambini hanno, chiamato NBA.

Wanamaker nasce a Philadelphia, il 25 luglio del 1989, ma non è il solo a nascere quel giorno, perché ha un fratello gemello, Brian, che è la persona più importante della sua vita. In un’intervista ha ammesso che crescere a Philly non è semplice ma avere al proprio fianco una persona su cui fare sempre affidamento è stato molto importante per lui, tant’è che quando si sono lasciati, dopo aver frequentato entrambi la Roman Catholic high school, per andare al college, Bradley ha sofferto parecchio l’assenza del fratello. L’ex Fenerbahce ha studiato e giocato a basket presso la famosa università di Pittsburg; alla fine dell’esperienza collegiale di 4 anni è il momento di diventare professionista e decide di venire in Italia: dopo un provino sfortunato con Varese – che l’ha scartato – ha firmato un contratto a gettone con Teramo, ma nel novembre del 2011 riporta una lesione all’adduttore destro ed è costretto a tornare negli States. L’Italia però è nel suo destino e ci sbarca nuovamente, anche se solo per breve tempo, nel 2012, a Forlì, ma viene tagliato poche settimane più tardi.
Dopo una parentesi molto importante di un anno a Limoges, torna nel Bel Paese e firma per Pistoia. È la stagione della svolta. Wanamaker, sotto la guida di Paolo Moretti, chiude l’annata a 16 punti e 5 assist di media, per un totale di 20 di valutazione, portando la Giorgio Tesi Group ai playoff, come ottava della piazza, ma disputando una post season strepitosa, tanto da obbligare la futura campionessa d’Italia dell’Olimpia Milano a giocarsi gara 5, vincendo gara 3 e 4 in un PalaCarrara d’antologia dello sport.

Ormai tutto il panorama cestistico europeo lo conosce ma il primo a credere in lui è Andrea Trinchieri, che se lo porta con sé a Bamberg. Wanamaker non ha mai nascosto la difficoltà degli allenamenti del tecnico italiano ma sono stati altrettanto importanti per la sua crescita personale, dato che gli hanno permesso di diventare uno dei migliori playmaker americani presenti nel nostro continente. Dopo due stagioni in Germania, dove giocava anche il fratello, decide di prendere la volta della Turchia: prima il Darussafaka e poi il Fenerbahce. Con i verdi di Istanbul gioca un’Eurolega strepitosa, tanto da essere inserito nel secondo quintetto della competizione.
E poi arriva la chiamata di coach Zeljko Obradovic, indubbiamente uno dei migliori coach europei attualmente in circolazione, e ad Obradovic non puoi dire no. Naturalmente lo spazio in questo Fenerbahce è inferiore rispetto a quello che aveva al Daka ma qui c’è la possibilità di giocare nuovamente l’EuroLeague, e magari vincerla. I turchi non ci riescono – come ben sappiamo – ma conquistano comunque il campionato e la coppa di Lega. Non male, anche se quelle Final Four gridano ancora vendetta.

Veniamo ai giorni nostri, nel vero senso del termine. Oggi Brad Wanamaker ha 29 anni ed è un giocatore NBA, quello che sognava quando ancora non giocava nelle palestre ma nei campetti dissestati di Philadelphia. Non è stato un viaggio semplice, anzi, è stato parecchio tortuoso, ma che l’ha portato dove voleva, con sempre quel sorriso stampato sul visto, anche quando Varese non l’ha voluto, anche quando Forlì l’ha tagliato. Anche quando ha rifiutato un opulento contratto, come detto sopra, dal Barcelona per realizzare il sogno più grande. Perché in fondo nulla appaga più di realizzare il sogno dei sogni. Ce l’hai fatta Brad!

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