Il capostipite degli uomini mascherati fu Rip Hamilton, che si infortunò al viso quando giocava per i Detroit Pistons, mise la maschera per proteggersi ed iniziò a giocare in maniera sublime, per questo decise di indossarla sempre, anche quando non ci fu più l’esigenza. Dopo qualche tempo anche Kyrie Irving si trasformò in Batman per qualche notte, anche lui indossando una maschera protettiva, ma di colore nero: insomma, in NBA se ne sono viste di tutti i tipi. Quello che, però, sta succedendo in Ncaa, si sta spingeno un po’ oltre, quasi al limite del ridicolo.
Lui è Jarvis Garrett, point guard dell’Università di Rhode Island, al secondo anno in Ncaa. Infortunatosi alla mandibola, ha dovuto saltare una partita per recuperare, e da lì in poi ha deciso di indossare una maschera protettiva per prevenire contatti in quella parte del viso. Come si può vedere nella foto però, la maschera è alquanto inquietante: sicuramente incute timore agli avversari, che penseranno subito di trovarsi di fronte ad un ben noto personaggio, reso celebre da una stupenda interpretazione di Anthony Hopkins:
Di certo si è guadagnato la stima ed il calore dei propri tifosi, sia per quello che esprime in campo (uno dei migliori prospetti della nazione a livello di point guard al secondo anno), sia perchè con questa maschera diventa un’icona riconoscibile per la gente, un po’ come i capelli “medusa” di Anderson Varejao o i tatuaggi e la cresta di Chris Andersen.
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