Il pagellone del mercato: Western Conference

Home Rubriche

Legenda:
= minimo
☆☆☆☆☆= massimo

 

Dallas Mavericks ☆☆

Il mercato dei Mavs è stato incentrato sul lavorare anima e corpo per convincere Porzingis a firmare il rinnovo del contratto. Missione compiuto: il giocatore ex Knicks ha accettato il massimo salariale (158xanni): la coppia Doncic-Porzingis fa sognare i feticisti del basket europeo e lascia questa atmosfera di hype intorno al futuro della franchigia. In attesa di liberare spazio la prossima estate, Carlisle avrà il compito di far crescere il gruppo giovane della squadra. L’obiettivo è quello di replicare il salto di qualità ottenuto dai Kings nella passata stagione, ma senza alcuna necessità di affrettare il rientro di Porzingis.

 

Denver Nuggets ☆☆☆

Pochissime mosse per il gm Karnisovas. I Nuggets hanno ottenuto un ottimo risultato ai playoff se si guarda all’età media e all’esperienza del gruppo: per questo si è deciso di confermare in blocco il roster dell’anno scorso, a cominciare da Paul Millsap, su cui è stata esercitata una player option da 30 milioni. La trade per Jerami Grant è passata molto inosservata: Grant arriva dalla sua migliore stagione in nba (13 punti, 5 rimbalzi e soprattutto 39,2% da tre di media) e si candida a diventare il sostituto ideale proprio di Millsap. La scommessa più grande è quella di Bol Bol, perché se dovesse rivelarsi sopra le aspettative del draft, i Nuggets si troverebbero in mano l’ennesimo asset. Potrebbe essere l’anno buono per muoversi a stagione in corso e trovare un glue-guy che permetta il definitivo salto di qualità

 

Golden State Warriors ☆☆☆☆

Estate spartiacque. La Dinastia sopravvive, perché la squadra con il ritorno di Klay Thompson (rinnovo al massimo ampiamente meritato) rimane lo stesso competitiva. L’esperimento è molto interessante: la scelta di puntare su D’Angelo Russell ha stupito chiunque, ma potrebbe funzionare. Giocheranno a mille, tirando tanto e da qualsiasi parte del campo: Cauley-Stein (firmato a cifre irrisorie) permetterà al quintetto di mantenere la fisicità e un aspetto dinamico del gioco. Kerr proverà a plasmare Omari Spellman a immagine e somiglianza di Green, fresco di rinnovo anche lui. Gli Warriors hanno di fronte una sfida davvero interessante e dovranno trovare il modo di dare continuità ai risultati degli ultimi anni anche senza Durant.

 

Houston Rockets ☆☆☆

Morey si gioca il tutto per tutto puntando su Russell Westbrook: una scelta azzardata ma indispensabile. Il rapporto tra Cp3 e Harden era ormai compromesso e la decisione di cedere in blocco tante scelte significa che i Rockets proveranno ad approfittare dell’apparente dipartita di Golden State. La firma di Tyson Chandler al minimo è una mossa più per lo spogliatoio che per il campo, considerando che D’Antoni giocherà spesso con un “5” tattico come Tucker. Le conferme di Rivers, House Jr e Green danno la riprova della volontà di puntare ancora su questo progetto, ma tutto dipenderà dalla capacità di Russ di adattarsi a questo sistema.

 

Los Angeles Clippers ☆☆☆☆

JACKPOT. Nei primi giorni di mercato sembrava i Clippers fossero rimasti tagliati fuori da ogni trattativa, ma anche il loro momento alla fine è arrivato. La firma di Kawhi Leonard assicura alla franchigia un giocatore fresco di anello e premio di MVP delle finali, capace di portare un titolo NBA in Canada dopo una sola stagione. La trade per Paul George è la ciliegina sulla torta, perché permette a coach Rivers di disporre di due All Star non da poco. Il rinnovo di Beverley conferma il back-court con Williams, così come viene rinnovata la fiducia alla crescita di Zubac. Moe Harkless allunga le rotazioni e permette di giocare con un quintetto piccolo, ma soprattutto non altera gli equilibri di una squadra che sul piano difensivo si candida ad essere tra le più solide della Lega.

 

Los Angeles Lakers ☆☆☆

Anthony Davis doveva arrivare e alla fine è arrivato. Nel marasma di tutto quello che è successo a LA negli ultimi 6 mesi, Pelinka è riuscito ad accontentare LeBron, cedendo un gruppo di giovani talentuosi, futuribili, ma che non valgono la possibilità di avere a disposizione un giocatore come AD. Le firme successive sono invece di difficile lettura: Danny Green è stato strapagato (15 milioni a stagione), ma per questa prima stagione sarà fondamentale, mentre Cook e Bradley sono due enormi incognite. A monte la scelta di puntare su un altro lungo come Cousins era poco congeniale alla formazione di un roster troppo profondo nel reparto lunghi, anche in seguito alla decisione di rinnovare anche JaVale McGee. Diventa allora ancora più inspiegabile la firma di Dwight Howard, nonostante un contratto piuttosto flessibile che non dovrebbe condannare i Lakers. Il rinnovo di Rondo passa in secondo piano, anche se l’ideale era cercare un altro tiratore da affiancare a LeBron in una squadra appunto sbilanciata sotto canestro.

 

Memphis Grizzlies ☆☆

Gli addii di Gasol a stagione in corso e Conley permettono a Memphis di ripartire senza più nessuna remora. Spazio allora a Ja Morant, Brandon Clarke e JJJ: il gruppo dovrà farsi le ossa e servirà tempo prima di ottenere i primi risultati, quindi gli occhi saranno tutti puntati sulla stagione da rookie di Morant. Iguodala e Crowder torneranno utili a stagione in corso per acquisire scelte e/o qualche prospetto, mentre il rinnovo di Valanciunas vuole permettere a coach Bickerstaff di avere una figura di riferimento all’interno dello spogliatoio.

 

Minnesota Timberwolves ☆☆

Hanno provato in tutti i modi a cedere il contrattone di Wiggins e quello in scadenza di Teague, ma alla fine si sono dovuti accontentare di salire al draft e scegliere Jarrett Culver (per Dario Saric e la propria scelta). Per il resto solo operazioni di contorno: Napier sostituirà Tyus Jones, mentre le firme di Jordan Bell e Vonleh andranno ad intasare il reparto lunghi. Jake Layman si candida ad essere una scommessa interessante, ma farà fatica a trovare posto.

 

New Orleans Pelicans ☆☆☆☆

I Pelicans hanno salvato la baracca grazie a due fattori: il primo porta il nome di David Griffin, mentre il secondo è il famoso fattore “C”. I Lakers sono stati costretti a forzare la mano per assicurarsi Davis, cedendo due buoni prospetti come Lonzo Ball e Andre Ingram, che potranno continuare il proprio percorso di crescita. Gli dei del basket, il destino e il fato (o il fattore “C”) ha dato la possibilità a NOLA di scegliere con la prima pick al Draft Zion Williamson, uno di quei giocatori che potrebbe cambiare le sorti di un’intera franchigia.

Occhi puntati su di lui: Zion è la stella della squadra e tutto il futuro dei Pelicans verrà costruito intorno a lui. Non per questo però la squadra rinuncia ad ambizioni maggiori, perché i playoff rimangono un sogno poi non così lontano: le due firme di JJ Redick e Derrick Favors si possono rivelare un salto di qualità non da poco in termini di esperienza e qualità, dando man forte al solito Jrue Holiday.

 

Oklahoma City Thunder ☆☆

I Thunder che tutti noi conoscevamo sono ufficialmente morti. O almeno questa prima era di OKC è terminata. Sotto con i “nuovi” Thunder: la cessione di Westbrook getta le basi per una ricostruzione che prova a ripercorrere quanto di buono fatto ormai quasi 10 anni fa. Sam Presti ha ottenuto la bellezza di 6 prime scelte future (più qualche swap sparso qua e la) dalle cessioni di PG e Russ. Al momento l’unica grana riguarda la situazione salariale di Chris Paul, che sarà difficile da piazzare sul mercato. Gilgeous-Alexander è un ottimo prospetto e sarà libero di gestire minuti, palloni e ritmo, mentre il Gallo potrebbe fare le valigie (di nuovo) prima di Febbraio: il suo contratto in scadenza è molto appetibile e sicuramente proverà a non rimanere in un contesto così poco competitivo arrivato a questo punto della sua carriera. Diversi contratti in scadenza e il pacchetto di scelta a disposizione fa bene sperare i tifosi di OKC per il futuro, ma prima sarà da affrontare un presente alquanto burrascoso.

 

Phoenix Suns ☆☆

Si prospetta l’ennesima stagione perdente per la franchigia dell’Arizona. Dopo la gestione imbarazzante in sede di Draft delle proprie scelte, i Suns hanno raggiunto un accordo con Ricky Rubio, giocatore che rappresenta un upgrade rispetto la passata stagione: finalmente Booker e Ayton avranno un playmaker che sa servire i compagni al momento giusto e mettere in ritmo la squadra. Saric potrebbe trovare riscatto dopo la deludente seconda parte di stagione a Minnesota, mentre Kaminsky difficilmente vedrà il campo. Il vero punto di domanda riguarda la difesa, perché eccetto Mikal Bridges non sembra esserci nessuno in grado di fare la differenza.

 

Portland Trail Blazers ☆☆☆

Le Finali di Conference degli scorsi playoff sono il miglior risultato dalla stagione 1999/2000. Per questo la prima mossa della off-season è stata quella di confermare Terry Stotts e blindare la coppia Lillard-McCollum con due contratti faraonici. Sono cambiati lo stesso molti interpreti: con l’assenza quasi certe per tutta la stagione di Nurkic, i Blazers hanno deciso di scommettere su Hassan Whiteside. L’ex centro dei Miami Heat prende 27 milioni, ma è in scadenza e Stotts spera di vederlo ai livelli di qualche anno fa, quando faceva la differenza in termini di rim-protection. Gli addii di Harkless e Aminu sanciscono un cambiamento a livello tattico: due difensori versatili, in grado di coprire 3 ruoli, sono stati sostituiti da Kent Bazemore (anche lui in scadenza), un giocatore totalmente diverso e più proiettato all’attacco. Nassir Little si candida a steal of the draft, mentre due giocatori come Hood e Collins sono chiamati ad un altro salto di qualità dopo quanto di buono fatto vedere l’anno scorso.

 

Sacramento Kings ☆

Al termine di una stagione tanto esaltante, non si poteva non puntare su un core giovane come quello dell’anno scorso. Il cambio in panchina sicuramente in un modo o in un altro andrà ad incidere sul piano tattico e Luke Walton è chiamato a dimostrare il suo reale valore dopo la breve esperienza a LA. L’unica sostanziale differenza sarà la presenza sotto i ferri di Dewayne Dedmon, giocatore meno appariscente di Cauley-Stein, ma forse più concreto e continuo in termini di resa. Le firme di Trevor Ariza e Corey Joseph allungano le rotazioni e aggiungono quel pizzico di esperienza in più al roster, necessari per superare l’ultimo scalino a cui i Kings sono chiamati.

 

San Antonio Spurs ☆☆

Pochissime novità in casa Spurs. DeMarre Carroll avrà un ruolo certamente marginale e sarà chiamato a fare il lavoro di Gay quando il numero #22 rifiaterà in panchina. Rudy Gay appunto: il giocatore classe 1982 ha firmato un rinnovo di contratto da 16 milioni a stagione per i prossimi due anni: cifre più che discrete ottenute dall’ottima annata conclusa a quasi 14 punti e 7 rimbalzi di media e dalla mancanza di vere alternative sul mercato per gli Spurs. Trey Lyles è ad un bivio nella sua carriera, perché a San Antonio potrebbe guadagnarsi diversi minuti per dimostrare il proprio valore. Finalmente si rivedrà in campo DeJounte Murray: Popovich deve ancora testare il trio Murray-Walker-White, che sembra promettere molto bene, ma non ha ancora giocato un minimo sufficiente di minuti per confermare le attese.

 

Utah Jazz ☆☆

Quella appena passata è un’estate in cui i Jazz hanno deciso di andare all-in. Mike Conley è un giocatore spesso sottovalutato, in grado di dare un contributo a 360 gradi su entrambi i lati del campo. Il fatto che guadagni 32 milioni di dollari (34 la prossima stagione) è certamente un punto a suo sfavore, ma rispetto a Rubio permette di avere in campo uno scorer più affidabile e continuo, fornendo un’alternativa al solo Mitchell. Ecco perché anche il profilo di Bojan Bogdanovic risulta perfetto: il giocatore ex Pacers allunga le rotazioni della squadra (insieme a Jeff Green e Davis) e dalla panchina coach Snyder disporrà di un altro esterno in grado di aumentare la pericolosità offensiva di Utah, il loro vero punto debole delle ultime annate. Dolorosa ma necessaria la scelta di rinunciare a Favors: i Jazz potranno giocare una small ball molto più efficace dalla prossima stagione, potendo contare come sempre su una delle prime difese della nba.

 

 

Potete consultare tutti i movimenti di mercato a questo link.

Giovanni Aiello

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.