Il pagellone di Serie A alla fine del girone d’andata, più i premi individuali

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Si è concluso martedì il girone d’andata di questa Postemobile Serie A e sono stati emessi i primi verdetti: le prime otto, guidate da Milano, andranno a Rimini, e la lotta salvezza sembra una cosa a tre tra Varese, Cremona e Pesaro, anche se è ancora lunghissima.

OLIMPIA EA7 EMPORIO ARMANI MILANO

milano

Voto: 6.5. E’ il classico voto che ai tempi della scuola non ci faceva impazzire ma ce lo facevamo andare bene perché era poco più del minimo ma comunque ti dava speranze di poter avere 7 in pagella con una buona interrogazione. Milano è questa: l’Olimpia ha fatto il proprio compitino, perdendo solo due partite, in un campionato dove la seconda è almeno due-tre gradini sotto la prima. Jasmin Repesa continua ad usare con il contagocce gli italiani (Pascolo, Abass, Fontecchio e Cerella su tutti) e poi paga queste rotazioni limitate in EuroLega, visto che è a nove sconfitte di fila.

 

UMANA REYER VENEZIA

venezia

Voto: 8. L’unica, insieme a Reggio Emilia, ad aver battuto Milano in campionato, dominandola dal primo all’ultimo minuto di gioco, anche causa l’assenza di McLean. In generale la Reyer è quella con il roster più profondo,dopo l’EA7, con stranieri che hanno fatto bene lo scorso anno e sono stati confermati questo, più l’aggiunta di un paio di esterni navigati del nostro campionato, come MarQuez Haynes e Tyrus McGee, oltre ad italiani di primo livello, Stefano Tonut su tutti. Walter De Raffaele è stato bravo finora ad amalgamarli bene tutti quanti insieme e i risultati si stanno vedendo. La domanda è questa però: Venezia terrà questo ritmo fino alla fine e sarà la vera anti-Olimpia?

 

SCANDONE SIDIGAS AVELLINO

avellino

Voto: 8. La Scandone era stata la grandissima sorpresa della passata stagione e già ai nastri di partenza di questa era stata data da top four, bisognava però confermare le aspettative. Beh, possiamo dire che l’ha ampiamente fatto. Avellino l’anno scorso è stata Nunnally-dipendente ed era difficile trovare qualcuno che lo sostituisse e anche qui Nicola Alberani ha fatto un grandissimo lavoro con la coppia Randolph-Thomas, che, alternativamente, sono trascinatori, anche se non dobbiamo dimenticare il duo di playmaker, forse il migliore della Lega: Marques Green e Joe Ragland. Molto bene Avellino, Sacripanti riuscirà a fare meglio dello scorso anno e quindi accedere alla finale Scudetto?

 

GRISSIN BON REGGIO EMILIA

Reggio Emilia

Voto: 7. Roster “strano” quella della Grissin Bon perché praticamente non conta stranieri in quintetto, e questao sa di basket amarcord anni Ottatanta, visto come funziona la pallacanestro del nuovo millennio. Anche lei, come detto sopra, ha battuto Milano, non al Bigi ma al PalaDozza, però ha perso quattro delle ultime cinque partite nel girone d’andata, due delle quali contro Varese e Cremona, attualmente ultime in classifica. La Reggiana ha anche un’attenuante importante: gli infortuni. Infatti negli ultimi match ha dovuto fare a meno di Stefano Gentile e Amedeo Della Valle, oltre ad alcuni piccoli problemi fisici per Achille Polonara e Pietro Aradori, che li hanno limitati nelle prestazioni. Ora è tornato Rimantas Kaukenas, uno che, nonostante i quasi quarant’anni, può spiegare ancora pallacanestro, anche se bisogna vedere se il fisico glielo permetterà: in quel caso staremmo parlando di un cyborg.

 

BETALAND CAPO D’ORLANDO

orlandina

Voto: 9. Con un budget inferiore ad un decimo di quello di Milano, i paladini hanno chiuso al quinto posto in classifica il girone d’andata, riportando alla memoria dei tifosi siciliani le gesta di un giovane Drake Diener, americano che è ancora a Capo d’Orlando, ma da simbolo e stella ora. Il vero colpo di mercato della Betaland è stato quell’uruguaiano arrivato dall’Argentina, con passaporto italiano, che ora è volato in Turchia, al Galatasaray: Bruno Fitipaldo. Peppe Sindoni ha fatto un vero miracolo sportivo, aiutato anche dal fantastico lavoro sul campo di Gennaro Di Carlo ed ora i tifosi paladini potranno godersi le Final Eight di Coppa Italia a Rimini, con la speranza di non essere già in vacanza a metà maggio, il che vorrebbe dire playoff.

 

DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI

sassari

Voto: 6.5. Sassari ha un roster molto profondo e che potrebbe infastidire anche le prime quattro ma non tutto è andato bene in quest’inizio di stagione, soprattutto in Champions League, anche se nemmeno in campionato i sardi hanno avuto un cammino continuo. Il sesto posto non era scontato a metà del girone d’andata e non è nemmeno un pessimo risultato anche se, per la pochezza del nostro campionato, la Dinamo avrebbe dovuto dar maggior fastidio alle quattro di testa, soprattutto a questa Reggio Emilia “in crisi”. Il quarto posto è lì, ad un sola vittoria, ma anche l’undicesimo, perciò non si può sbagliare nulla o quasi…

GERMANI BASKET BRESCIA

brescia

Voto: 8.5. Se non ci fosse “la favola Capo d’Orlando”, sarebbe assolutamente la più grande sorpresa di questo girone d’andata, anche se le manca davvero pochissimo per esserlo. Infatti è una neo promossa con un budget davvero limitato ma che ha praticamente azzeccato tutti gli americani (compresa l’aggiunta di Chris Burns) e si è affidata all’usato sicuro dei fratelli Vitali. Il risultato è quindi un settimo posto in classifica impossibile da pronosticare ad agosto ed una storica qualificazione alle Postemobile Final Eight 2017. Che altro aggiungere? A Brescia stanno vivendo un sogno ed è giusto che non si sveglino fino al 16 febbraio perché allora inizierà la Coppa Italia, allora si inizierà a fare sul serio.

 

ENEL BASKET BRINDISI

Brindisi

Voto: 6.5. Più fortunata che brava questa Enel. Infatti Brindisi ha chiuso 7/8 come altre quattro squadre (compresa Brescia), ma si è qualificata per Rimini, in virtù dei numerosi scontri diretti vinti. C’è da dire che coach Meo Sacchetti aveva in mano una squadra fatta con meno soldi rispetto agli anni passati e piena di scommesse, quasi tutte vinte, una su tutte Amath M’Baye, cercato anche dal Barcelona. L’ottavo posto in classifica è comunque meritato perché tra quelle a pari punti è forse quella che è stata più costante e che ha vinto le partite che avrebbe potuto e dovuto vincere.

THE FLEXX PISTOIA

pistoia

Voto: 7. Altra ottima stagione per Pistoia che ha sempre uno dei budget più bassi di tutta la Serie A, soprattutto rispetto a certe squadre che le stanno dietro, ma che comunque riesce sempre ad essere a ridosso della zona playoff, così come succede da quattro anni a questa parte. L’artefice di tutto ciò è ancora una volta Vincenzo Esposito che è riuscito a trasformare un giocatore di A2, come Andrea Crosariol, in uno dei lunghi più importanti della nostra Serie A. Chapeau.

 

PASTA REGGIA CASERTA

caserta

Voto: 6. La stagione casertana è da dividere tra prima e dopo la partita con Capo d’Orlando: infatti prima di quella partita era da 7 abbondante mentre, dalla sconfitta di Venezia in poi, siamo su un 5 scarso, visto che i campani ne hanno perse sei delle ultime sette. La Pasta Reggia ha cullato per molto tempo queste Final Eight ma, un tracollo totale, dovuto anche ai numerosi infortuni che si sono susseguiti, non ha permesso loro di essere a Rimini a metà febbraio. C’è da dire che la stagione non può che essere in linea con le aspettative d’inizio stagione, anche se quell’avvio ha davvero illuso tutti quanti, compreso lo stesso presidente Raffaele Iavazzi, che è ancora proprietario dei bianconeri e probabilmente lo sarà per molto tempo. Sempre se vorrà.

 

FIAT TORINO

torino

Voto: 5.5. Non si può parlare di bocciatura per questa Fiat Torino perché comunque i playoff sono ancora ampiamente a portata di mano però, visto il cammino, una qualificazione alla Coppa Italia non sarebbe stata poi così tanto inaspettata. Soprattutto pesa moltissimo quella sconfitta in casa alla quattordicesima giornata contro la Germani Brescia, la quale si è poi qualificata per Rimini; se quei due punti fossero finiti nelle saccocce dell’Auxilium, probabilmente staremmo parlando di tutt’altro e anche il voto sarebbe nettamente più alto.

 

RED OCTOBER CANTU’

cantù

Voto: 5+. Partiamo dal presupposto che non è stato un girone d’andata da ricordare per i tifosi canturini perché tutti quanti, visti anche i proclami, si sarebbero aspettati di finire tra le prime otto al giro di boa. C’è stato un avvicendamento in panchina tra il santone Rimas Kurtinaitis e il suo assistente, il prof. delle medie di Dmitry Gerasimenko, Kiril Bolshakov, che ha portato ottimi risultati ai brianzoli, dato che su sei match da head coach, l’ucraino ne ha persi solo due, uno al supplementare a Pistoia e uno contro la corazzata Milano. Il + nel giudizio è proprio dovuto a questo finale in crescendo della squadra lombarda, la quale vede i playoff, perché l’ottava piazza è a due punti, mentre la quinta a solo quattro. Mai come in questo caso la Red October ha il futuro nelle proprie mani.

 

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO

trento

Voto: 5. Trento ha rinnovato praticamente tutto il suo roster, a partire dai due punti cardine dello scorso anno: Davide Pascolo e Julian Wright. Questo cambiamento ha portato la Dolomiti Energia a non creare più gioco con i lunghi ma con gli esterni, Aaron Craft e David Lighty su tutti, visto che, come centro, Trainotti e Buscaglia hanno scelto Johndre Jefferson. I trentini hanno avuto anche parecchia sfortuna negli infortuni e non tutte le scommesse sono state pienamente vinte, tant’è che hanno deciso di richiamare Dominique Sutton, che si trovava a Nancy. Anche per loro, come per Cantù, i playoff sono a portata di mano e il reinnesto del numero 23 potrebbe essere decisivo da questo punto di vista.

 

CONSULTINVEST PESARO

jones nnoko pesaro

 

Voto: 4.5. La Consultinvest sta facendo il campionato al quale ormai i tifosi di Pesaro sono abituati da cinque anni a questa parte: lottare, lottare, lottare ancora, per non retrocedere. Attualmente i marchigiani sono terzultimi, a +2 sulle ultime in classifica, dopo la vittoria di domenica contro Capo d’Orlando all’Adriatic Arena. Ecco, proprio il palazzetto di casa deve diventare un fortino e, se dovessero riuscire a vincere almeno la metà delle partite che si giocheranno lì, in quel caso la salvezza sarebbe quasi certa.

 

VANOLI CREMONA

cremona

Voto: 4. Non la peggiore in assoluto solo perché c’è Varese, anche se i punti sono gli stessi. La Vanoli veniva da un campionato storico, chiuso con un quarto posto in classifica; i tifosi non si sarebbero certamente aspettati una ripetizione di ciò ma nemmeno un naufragio del genere. Il grande problema di questa Cremona è che Elston Turner, la stella dell’anno scorso, questa stagione sembra totalmente un altro giocatore, con percentuali da tre punti imbarazzanti per uno come lui: la salvezza dei biancoazzurri passa quasi totalmente dalle sue mani.

 

OPENJOBMETIS VARESE

varese

Voto: 4-. Una catastrofe. Eppure la stagione non era iniziata male, con la qualificazione ai gruppi di Fiba Champions League, ma poi è stato tutto un calando. Varese ha chiuso con quattro sconfitte di fila questo girone d’andata e quella bella vittoria contro Reggio Emilia al PalA2A è stata solo uno specchietto per le allodole. Il mercato sarà decisivo, soprattutto per quanto riguarda i lunghi, perché in questo momento l’Openjobmetis non ne ha uno che riesca davvero a fare la differenza, a parte O.D. Anosike a rimbalzo, essendo il migliore del campionato.

 

 

PREMI INDIVIDUALI

MVP: JAJUAN JOHNSON

johnson cantù

Il canturino sta viaggiando a 18.4 punti di media, conditi da 8.1 rimbalzi. I numeri aumentano esponenzialmente se si considera solo il periodo in cui ha giocato senza Gani Lawal, quindi le ultime cinque di andata: 25 a referto per ogni allacciata di scarpe e 9 rebounds. Mostruoso. JJJ mette a segno praticamente una doppia doppia ogni due partite e le sue cifre non potranno che crescere, visto che la Red October ha deciso di metterlo totalmente al centro del progetto. Per media punti è il quarto del campionato ma l’incisività delle sue prestazioni sulle vittorie di Cantù è stata clamorosa.

 

MIGLIOR ITALIANO: PIETRO ARADORI

aradori reggio emilia

Il “Cagnaccio” Nazionale potrebbe tranquillamente essere inserito nella lista di quelli che potrebbero ambire al premio di MVP del campionato e vale ancora di più tutto ciò perché Aradori è italiano, cosa non di poco conto in un campionato dove, se sei nato nel “Bel Paese”, ti fanno fare panchina oppure ti spediscono in A2. Il bresciano segna 17 punti di media, cattura 4.4 rimbalzi e distribuisce 3 assist. Mica male per uno che è praticamente una guardia, ma che si è riadattato ala piccola in questa Grissin Bon. Complimenti a Reggio Emilia che l’ha messo in condizione di esprimersi come ha dimostrato di saper fare e complimenti a lui che ha ripagato alla grandissima la fiducia degli emiliani.

 

MIGLIOR ITALIANO UNDER 22: DIEGO FLACCADORI

trento flaccadori

Ah, in Serie A possono pure giocare italiani under 22? Non è obbligatorio mandarli in A2 fino a 23-24 anni per poi definirli ancora “ragazzi”, quando in Spagna dominano a 17? I giocatori nati dal 1995 in su che sono all’interno delle rotazioni si possono contare sulla punta delle dita di una mano: Diego Flaccadori, Tommaso Laquintana, Daniel Donzelli, Simone Fontecchio (anche se parliamo di pochi minuti e non in tutte le partite), poi? Chi altro? Dare il premio a Flacca è tanto giusto quanto scontato perché a Trento è uno degli uomini chiave della squadre però fa specie che la concorrenza sia praticamente inesistente, eppure nella seconda Lega qualche ragazzino giovane da lanciare in Serie A ci sarebbe (Davide Moretti su tutti)…

MIGLIOR ALLENATORE: GENNARO DI CARLO 

di carlo orlandina

La famiglia Sindoni gli ha messo a disposizione una squadra certamente di livello ma lui è stato bravissimo a farli convivere tutti quanti insieme, non lamentandosi mai nemmeno una volta dei numerosi infortuni che hanno colpito la squadra siciliana. L’anno scorso era subentrato a Giulio Griccioli nello scetticismo generale però Gennaro Di Carlo ha risposto sul campo, a suon di risultati e vittorie, e il quinto posto alla fine di questo girone d’andata è un cammeo che ha voluto regalare alla città di Capo d’Orlando, che l’ha tanto coccolato e sostenuto, soprattutto nei momenti difficili.

MIGLIOR GENERAL MANAGER: GIUSEPPE SINDONI

sindoni orlandina

Lui è la massima espressione di quello che è Capo d’Orlando: una piccola cittadina di poco più di 13mila abitanti che ha un grandissimo amore per il basket. Il giovane di casa Sindoni, Giuseppe, ma per tutti Peppe, è da qualche anno direttore sportivo dell’Orlandina e ogni stagione riesce a sorprendere sempre di più i suoi tifosi, ma anche gli addetti ai lavori, scovando costantemente qualche talento in giro per il mondo: prima Tyrus McGee, poi Ryan Boatright e ora Bruno Fitipaldo. Incredibile come riesca a scoutizzare così tanti giocatori in così vaste aree del mondo e il quinto posto in classifica dei paladini è la diretta conseguenza della costruzione di una squadra quasi perfetta. Nikola Ivanovic sarà l’ennesimo colpo di mercato di Peppe Sindoni?

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