28 agosto 2019. Di solito a fine agosto tutte le squadre di EuroLega hanno terminato il proprio mercato e perciò aggiungono a roster fenomeni oppure opportunità. Il Pelìde Achille Polonara al Baskonia apparteneva alla seconda categoria di trattative di EuroLega. Non perché fosse un giocatore scarso, anzi, aveva appena disputato degli ottimi playoff con Sassari. Ma perché a quel tempo nessuno credeva che @ilpupazzo33 sarebbe mai potuto diventare un giocatore dominante nella massima competizione europea per club.
Il suo approdo a Vitoria è avvenuto in fretta e furia, con la Dinamo che annuncia la rescissione e il Baskonia che comunica il contratto biennale. Naturalmente questa operazione non è nata in mezza giornata: era cominciata a gennaio 2019, quando i baschi avevano appreso che Tornik’e Shengelia avrebbe dovuto saltare tre mesi per infortunio. In quel particolare momento della stagione non se ne fece nulla, ma poi in estate la trattativa si concretizzò, anche se – ripetiamo – in un momento poco consono per com’è strutturato il mercato di EuroLega.
Il ragazzo marchigiano ci mette un po’ a ingranare. Disputa alcune partite di livello, altre un po’ meno e altre ancora le passa a sventolare asciugamani in panchina. Polonara però non ha fretta, sa che questa è l’occasione della sua vita e si fa trovare pronto quando serve: i playoff di Liga ACB, dopo la pausa dovuta alla pandemia di Covid-19.
Il minutaggio, la media punti e la sua autostima aumentano in maniera impressionante con il passare delle partite. E il culmine di questo crescendo rossiniano è la finale vinta contro il Barcelona, quarto “scudetto” per il Baskonia, il primo da 10 anni a questa parte. Diciamo che vincere una Liga per una squadra che non è il Real Madrid o il Barcelona è un qualcosa di straordinario. Com’è stata l’ascesa del “nostro” eroe Achille.
La stagione in corso è ancor più emozionante. Un qualcosa di meraviglioso e di inimmaginabile quando Achille lasciò un Popolo, com’è quello sardo, per un altro Popolo, com’è quello basco. Pensate che fortuna: in pratica è l’eroe di due mondi, molto diversi ma anche molto simili tra loro. Sassari si è affacciata al basket che conta neanche tre lustri fa, ma rappresenta un’intera regione, una delle regioni più belle al mondo, mentre il Baskonia è una società storica, che tutti quanti noi, prima o poi, abbiamo amato, un po’ per i tifosi e un po’ per i fenomeni che ci hanno giocato. E anch’esso rappresenta una regione, anzi, un Popolo.
Arriviamo ai giorni nostri. Il Pelìde Achille Polonara è stato nominato miglior giocatore del penultimo turno di regular season di EuroLega con una prestazione impressionante contro l’Efes. Tutto questo dopo aver dominato contro il Panathinaikos due giorni prima e contro l’Olimpia Milano una settimana prima. Lui che fino a 18 mesi fa aveva visto l’EuroLega solo in TV.
E allora è giusto sognare. Sì, stiamo parlando di Nazionale Italiana al Pre-Olimpico di Belgrado. Il reparto lunghi è sempre stato un problema. Però non è mica brutto presentarsi con Danilo Gallinari, Nicolò Melli – che sta facendo bene a Dallas in quest’inizio -, Achille Polonara e magari quel prospetto NBA di nome Paolo Banchero.
I serbi sono più grossi, sono più forti, sono i Monstars. Però sognare non costa nulla. Chiedetelo al Pelìde Achille, quando ha ucciso Ettore con un colpo di lancia tra il collo e le spalle. O al Pelìde Achille Polonara quando ha scoperto di essere per una settimana il miglior giocatore di EuroLega.
- Butler rivela il motivo esilarante per cui i suoi compagni di squadra non bevono il suo caffè Big Face Coffee - 9 Giugno 2023
- L’ex fidanzata pornostar di Zion Williamson tira fuori screen con accuse di richieste di threesome sfrenati - 9 Giugno 2023
- Kendrick Perkins lancia un avvertimento “spaventoso” all’NBA nel caso in cui Chris Paul si dovesse unire a LeBron - 9 Giugno 2023