Il Pianella celebra il ritorno a casa del figliol prodigo Vladimir Micov

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Acqua VitaSnella Cantù-Cska Moscow 72-75

La partita è una dedica spassionata a Vladimir Micov e gli applausi scroscianti che si sentono a inizio match sono uno spot per questo sport, dimostrano quanto un giocatore possa rimanere nei cuori dei tifosi anche a distanza di anni.

L‘inizio della partita è promettente perché Cantù non si lascia scappare di mano i russi, anche se Sonny Weems cerca di allungare ma una buona difesa e un buon Marco Cusin non lo permettono e il canestro di Jenkins dà il primo vantaggio ai canturini sul 12 a 10. La partita sembra tutt’altro che un’amichevole ed è lo stesso Micov che riporta in vantaggio il Cska sul 17 a 14 grazie ad un tiro dai 6 metri e 75. Il primo quarto si chiude 20 a 21 per i padroni di casa per merito di un

Vladimir Micov: l'ex di turno
Vladimir Micov: l’ex di turno

bellissimo canestro di Fridzon con un solo secondo di gioco.

Il secondo quarto è vibrante ma Cantù non molla un colpo e rimane francobollata sul -2 dopo 3:30 minuti di gioco (26-28). Roberto Rullo sembra in serata di grazia e mette a referto la tripla del sorpasso dopo pochissimi secondi dal suo ingresso in campo. Tuttavia Stefano Gentile, a rientro dall’infortunio che l’ha tenuto fermo due settimane, è a 0/4 da tre dopo 16 minuti di gioco, cosa davvero molto strana, essendo lui uno dei migliori tiratori dalla distanza del nostro campionato. L’antisportivo fischiato ai padroni di casa non li demoralizza, anzi li sprona a far meglio e, grazie alle sapienti mani di Maarten Leunen, riequilibrano il punteggio a quota 34 con poco più di un minuto da giocare. Il secondo quarto si chiude sul 37 a 36 per Cantù, tutt’altro che intimoriti dai giganteschi nomi presenti nel roster di Messina.

Il secondo tempo inizia molto bene per i canturini che toccano il massimo vantaggio da inizio partita sul +4, 40 a 36 grazie alla bomba di Ragland, prima della serata. Sebbene questo piccolo margine in favore dei brianzoli, i russi di Messina non vogliono lasciar scappare i padroni di casa che anche questa sera sono spinti da un pubblico caldissimo, anche se ricordo che stiamo sempre parlando di un’amichevole e riescono ad impattare la partita sul 48 pari con ancora 4 minuti da giocare nel terzo quarto. Ma Cantù è viva e la bomba di Leunen ne è una conferma: questa sera il capitano canturino è una macchina inarrestabile dalla distanza (gli negano anche una tripla buona per infrazione dei 24 secondi e i gli Eagles partono con un coro nei confronti di Messina, lui sorride ironicamente basket-premio-per-gli-italiani-cantu-e-passata-al-comando_2cec2c26-6284-11e3-ab1d-872b7cac5314_displaye scherza con Micov che è l’unico che comprende ciò che stanno cantando).
I biancoazzurri allungano sempre più sfiorando la doppia cifra di margine poiché sono 8 i punti che separano le due formazioni con 11 minuti e spiccioli da giocare, 57 a 49, con un buon Stefano Gentile, anche se, come detto primo, è in una serata no dalla lunga distanza. Il quarto si chiude 58 a 54 per i brianzoli. I russi non ci stanno a perdere, mai, nemmeno in un’amichevole come quella di questa sera e ci sarà da combattere nell’ultima frazione.

L’inizio del quarto quarto non è dei migliori per gli italiani perché i russi imbastiscono un parziale di 8 a 0 per merito soprattutto dell’ex Micov che riporta in vantaggio i propri compagni dopo molti minuti di gioco, 58 a 62 con ancora 6 minuti da giocare. A metà frazione piovono triple: Micov da una parte, Abass e Jenkins dall’altra. Ragland è un giocatore straordinario e Teodosic lo soffre tantissimo, dovendo spesso richiedere l’intervento degli arbitri per sperare che gli vengano fischiati falli a suo favore, rivelandosi isterico. Le distanze sono sempre di un possesso ma la differenza l’ha fatta Nenad Krsticic che sotto le plance si è fatto sentire e il povero Cusin ha fatto il possibile per contenere lo strapotere fisico del giocatore slavo. Purtroppo però riesce a fare ben poco di fronte all’ex NBA, nonché miglior centro dell’Eurolega per due anni di fila. La partita si chiude sul punteggio di 72 a 75 per la squadra moscovita che vince grazie ad una maggior esperienza che alla squadra brianzola manca.

Cantù non sfigura di fronte ad una corazzata che potrebbe vincere le Final Four che si svolgeranno a Milano. Tiene viva la partita fino a pochissimi minuti dalla fine, perciò merita tutti i complimenti del caso e in particolare li merita coach Sacripanti che aveva preparato questa partita come se fosse un match di Eurolega.

Acqua VitaSnella Cantù

Marcatori: Abass 9, Rullo 8, Leunen 8, Jenkins 5, Buva 4, Nwohuocha ne, Marconato 4, Ragland 13, Aradori 9, Cusin 6, Gentile 6

Cska Moscow 

Marcatori: Teodosic 13, Micov 16, Fridzon 7, Jackson 2, Pargo 5, Krstic 12, Weems 6, Zozulin ne, Vorontsevich 4, Shukhovtcov ne, Kaun 9, Khryapa 2, Hines 4

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