Il giorno dopo, nonostante la foto incriminata sia stata rimossa dal profilo del suo autore, si continua a discutere intorno a Pietro Aradori. Il giocatore della Fortitudo Bologna, nella bufera qualche settimana fa per un post contro i vaccini anti-Covid, è stato fotografato da un amico in compagnia di almeno 16 persone presso un hotel di Ravenna per festeggiare la Pasqua. Max Natali, il titolare del Vistamare Suite, intervistato dalla televisione locale èTV, ha smentito tutto anche se in modo non troppo convincente.
Dopo aver visto la foto ho pensato che non è una foto attuale, ma di mesi fa, penso fine dell’estate scorsa, settembre. A mio parere non è stata scattata in questi giorni: per l’abbigliamento, la luce e perché nessuno ha la mascherina, nemmeno al braccio o sotto la testa, impensabile in questi giorni.
In quella foto emergono persone che non erano registrate in albergo, ho pensato addirittura ad un pesce d’aprile fatto qualche giorno dopo con un pizzico di cattiveria. Non mi spiego come possa essere pubblicata una foto che non è di questi giorni, i nostri controlli erano molto serrati tranne al tavolo del ristorante. Siamo stati attenti che tutti indossassero la mascherina anche per andare in bagno.
Chi ha postato la foto non poteva averla scattata quel giorno perché non era in albergo. Perché l’ha fatto? Bisogna chiederlo a lui, per me è stato uno scherzo sciocco e cattivello.
Natali ha smentito anche la questione tamponi, menzionata nei commenti della foto dall’amico di Aradori che l’aveva postata:
Io chiedo ai clienti se hanno un tampone recente, se l’hanno fatto tanto meglio, per tranquillità mia e degli ospiti. Io non posso assolutamente fare il tampone ai clienti, non è richiesto dalla legge e non potrei farlo. Ma se un cliente mi vuole portare un esito negativo è gradito.
Parole che contraddicono quanto dichiarato appunto da Federico Nanni, il quale aveva scritto di essere stati sottoposti al tampone al loro arrivo al Vistamare. Anche l’amico di Aradori ha però parlato alla stampa, sulle pagine del Resto del Carlino, scusandosi col giocatore per il clamore generato dal post e precisando che “non era una festa”.
Sono molto dispiaciuto per quello che è successo e mi scuso con Pietro per il clamore generato. Ci tengo a sottolineare che non era una festa ma il pranzo di Pasqua, ognuno di noi era seduto al suo tavolo rispettando le regole. Ci siamo concessi un Buona Pasqua [la foto, ndr] tutti insieme, non rispettando distanziamento e mascherina che abbiamo lasciato al tavolo. Abbiamo sbagliato, io ancora di più perché ho postato la foto. Conosco Pietro solo da amici comuni appassionati di basket e da lì è nata l’idea di fare la foto. Mi prendo la responsabilità di quanto accaduto.
Anche sul fatto che la foto sia stata scattata a Pasqua e non a settembre scorso, insomma, le versioni non concordano. Sotto la foto era riportata la caption “Happy Easter!”.
- Ale Gentile ancora trascinatore, l’Urania vince anche a Verona - 3 Ottobre 2024
- Lo strano caso di Duane Washington: scambiato in NBA, lascia il Partizan ma solo per pochi giorni - 2 Ottobre 2024
- Dikembe Mutombo, il ricordo di LeBron James: “Mi fratturò la faccia il giorno del mio compleanno” - 2 Ottobre 2024