Nonostante si giochino nella “bolla” di Disney World a porte chiuse, le NBA Finals restano un evento attesissimo, specialmente per quanto riguarda la prima gara della serie.
Per ovviare all’assenza dei tifosi la NBA creato un pubblico virtuale, proiettando ai lati del campo le facce degli spettatori che seguono i match da casa fin dall’inizio dell’esperienza a Orlando. L’esperimento continuerà anche per le Finals ma nella prima gara della serie il parterre virtuale sarà particolarmente ricco di ex stelle, a partire da Shaquille O’Neal, Dwyane Wade e Kareem Abdul-Jabbar. Oltre a loro ci saranno le facce di altri ex campioni: James Worthy, Isiah Thomas, Bill Walton, Julius Erving, Robert Parish, Clyde Drexler, Dirk Nowitzki e Manu Ginobili.
Un’altra curiosità è legata alla “presenza” di 40 persone che per la prima volta faranno da scrutatori in occasione delle elezioni presidenziali di Novembre, selezionati da LeBron James per la sua campagna “More Than A Vote”, ideata proprio per convincere più persone possibile a recarsi alle urne.

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket e (quasi ex) playmaker, sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2).
A Novembre del 2017 sono diventato direttore responsabile di BasketUniverso.