Il volley lancia l’allarme: “Le scuole non ci danno le palestre”, così anche il basket rischia grosso

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Il settore scolastico è stato uno di quelli che ha pagato maggiormente le conseguenze del Coronavirus. Una didattica a distanza spesso lacunosa e inadeguata alle esigenze del momento è stata criticata da più parti negli scorsi mesi, ora invece l’argomento caldo è l’inadeguatezza dei nostri istituti scolastici in merito alle norme di distanziamento sociale.

E anche lo sport potrebbe pagare questa situazione. In alcune scuole, infatti, si sta pensando di adibire le palestre a classi per consentire agli alunni di avere spazi adeguati, cosa che taglierebbe fuori le società che usufruiscono di quegli spazi nel pomeriggio. In molte altre realtà i dirigenti stanno comunque chiudendo le porte delle palestre per limitarne l’utilizzo poiché hanno individuato in questi luoghi una potenziale fonte di contagio, ritenendo le associazioni sportive incapaci di garantire le norme igieniche necessarie.

A lanciare l’allarme, dopo aver constatato situazioni del genere in tutta Italia, è stato il presidente della Federvolley, Pietro Bruno Cattaneo, che invoca l’intervento del Governo per scongiurare una chiusura che metterebbe in ginocchio tutta l’attività di base. Il numero uno della pallavolo ha già scritto una lettera al presidente del Coni, Giovanni Malagò: “L’ipotizzata diffusione di tali decisioni – si legge – comprometterebbe ogni iniziativa tesa alla ripresa delle attività e, conseguentemente, impedirebbe la pratica della pallavolo a livello nazionale. Tale situazione richiede un pronto e forte intervento nei confronti dell’Autorità di Governo dal momento che si tratta di una problematica da affrontare, senza se e senza ma, su scala nazionale, da non lasciare in balia di decisioni localistiche, rimesse ai rapporti personali instaurati a qualsiasi livello sul territorio, chiedendo l’apertura immediata di un tavolo di concertazione e confronto diretto con i Ministri competenti (Sport, Pubblica Istruzione e Salute), riducendo al massimo il rischio di compromettere la tenuta dell’intero sistema sportivo dilettantistico e, quindi non solo pallavolistico”.

Il riferimento a tutto il mondo “sportivo dilettantistico” di Cattaneo comprende, ovviamente, anche il basket, specialmente a livello giovanile, che nelle palestre scolastiche svolge gran parte della sua attività. Per questo motivo ci si auspica una rapida, decisa e pubblica presa di posizione in merito anche da parte della FIP.

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