Ieri notte Jimmy Butler ha fatto il proprio debutto con i Golden State Warriors su un campo che conosce benissimo: lo United Center di Chicago. Il giocatore arrivato poco prima della trade deadline ha giocato per la prima volta col numero 10 sulle spalle: “Marqueese Grayson, Neymar Jr., Paul Pogba, Jimmy Butler III” aveva dichiarato nei giorni scorsi, spiegando la scelta del #10 con l’ispirazione arrivata da altri fenomeni dello sport, in primis il suo grande amico Neymar.
In campo è andata piuttosto bene: Butler è stato il secondo miglior marcatore degli Warriors con 25 punti in 29′, non segnava così tanti punti dal 17 dicembre. Davanti a lui solo Steph Curry, con 34 punti e 8/16 da tre punti. Per Golden State comunque non è stata una vittoria semplice: un secondo quarto stellare (38-21) aveva infatti portato i Bulls sul +14 all’intervallo, vantaggio mantenuto anche per gran parte del terzo periodo. I Bulls hanno raggiunto l’83-59 nel terzo periodo prima dell’esplosione di Curry che a suon di canestri ha riportato i suoi a contatto e anche avanti 97-94 al 36′. Negli ultimi 12′ gli Warriors hanno dilagato, 35-17 nel periodo, e hanno alla fine vinto nettamente 132-111.
Un giorno molto speciale per Jimmy Butler, non solo per l’esordio ma anche perché rappresentava il primo anniversario dalla morte di suo padre, al quale ha dedicato anche un post su Instagram dopo il match. “La vita è bella adesso” ha scritto Butler, sottolineando come abbia riacquistato serenità lasciando Miami per Golden State. Contro i Bulls, Butler ha indossato per la prima volta una maglia con scritto “Butler III” sulle spalle, una ulteriore dedica al padre.
Visualizza questo post su Instagram
Leggi anche: Jimmy Butler avrebbe lasciato Miami… anche per il Flamengo