Esclusiva BU, i due volti di una Finale: Marco Portannese & Riccardo Moraschini

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In seguito alla Finale di Coppa Italia di Serie A2 vinta dalla Giovova Scafati sulla Dinamica Mantova, abbiamo raggiunto i due protagonisti della partita: Marco Portannese e Riccardo Moraschini. Il primo, MVP della competizione, ha giocato un torneo ad altissimi livelli, chiudendo la partita decisiva con una doppia-doppia da 19 punti e 11 rimbalzi. Il secondo è stato uno degli ultimi ad arrendersi per gli Stings in un secondo tempo tutto da dimenticare.

 

Marco Portannese

portannese scafati

Innanzitutto complimenti per il trofeo che avete ottenuto a Rimini, frutto di un percorso vittorioso in Coppa Italia. Raccontaci le tue emozioni a riguardo.

Ti ringrazio! Siamo arrivati a Rimini con la voglia e la consapevolezza che potevamo vincere questa coppa. Onestamente la prima partita non pensavamo potesse essere così dura, siamo stati un po’ colti di sorpresa da questa Treviso, però alla fine con l’incredibile difesa siamo riusciti, nonostante tutta la partita sotto nel punteggio, a vincere la gara, frutto del cuore e del carattere di questo gruppo. Poi le altre partite sono state molto emozionanti, sono stati davvero tre giorni bellissimi e la soddisfazione della vittoria finale la ricorderemo a lungo!

Hai vinto il premio di MVP della competizione, come commenti questo grande riconoscimento individuale ottenuto?

Nella prima gara noi esterni abbiamo avuto molte difficoltà, ero arrabbiato per come avevo giocato, sapevo che potevo dare qualcosa in più in attacco, così le altre dure gare sono stato più lucido e aggressivo in attacco, sempre però mantenendo alta l’intensità difensiva, senza di quella non vinci le competizioni. Parto dal presupposto che la difesa non deve mai mancare in una gara, poi l’attacco va di conseguenza, magari nelle giornate storte può aiutarti il tuo compagno, ma in difesa non ti devi mai rilassare. Personalmente sono molto contento, davanti a tutti gli addetti ai lavori ho fatto vedere cosa posso dare in un campo di basket, dalla difesa ai punti, ai rimbalzi, ma devo dire grazie ai miei compagni, senza di loro non avrei potuto fare tutti quei canestri.

Nelle prime gare contro Treviso e Casale Monferrato avete sudato per tutti i 40’, ma contro Mantova avete trovato la chiave giusta nel terzo quarto per vincere la partita. Quale è stata a tuo parere?

Sono state due partite durissime e giocate fino all’ultimo secondo, contro Mantova invece ci siamo chiusi di più in difesa alzando l’intensità nel terzo quarto e concedendo qualche tiro da fuori in più date le loro caratteristiche, con un organico composto da giocatori prevalentemente migliori nell’entrata che nel tiro da fuori. Questo ci ha premiati favorendo un break di circa 10 punti che abbiamo poi mantenuto.

portannese scafatiQuesta competizione ha confermato il potenziale di questa squadra, che tra l’altro viaggia ad alti livelli a Ovest, dove troneggia sugli altri. Qual è la vostra grande arma e cosa vi contraddistingue maggiormente dalle altre?

Sì, da inizio campionato abbiamo mantenuto il primato, la nostra forza sta nel fatto che siamo molto lunghi, tutti giocatori che possono essere protagonisti in qualunque squadra di questa categoria. Un’altra cosa a nostro favore è che nessuno in questa squadra vuole essere una “prima donna”, in definitiva siamo un bel gruppo, dove la vittoria di squadra viene al primo posto.

Dal punto di vista tecnico, tattico e morale, coach Perdichizzi quanto ha influenzato il modo di giocare sia a livello individuale sia a livello di squadra?

Il coach è stato determinante sin dall’inizio. E’ lui che ci ha portati qui ed ha formato questo bel gruppo, sapendolo gestire. Tutti durante l’anno incorrono in qualche calo, anche morale, ed il coach è sempre stato presente per risollevarci. Ormai con l’età ho imparato anche che le partite si vincono con qualche accorgimento tecnico-tattico e fino ad oggi il coach ne ha azzeccati un bel po’, parliamo di un allenatore vincente in definitiva, lo testimoniano i fatti.

Qual è il giocatore del girone Est che ti ha maggiormente impressionato?

Tra i giocatori stranieri sicuramente Allen di Roseto, il quale viaggia a circa 23 punti di media a partita e con il suo contributo ha portato gli Sharks nella parte alta della classifica. Per quanto riguarda i giocatori italiani direi Fantinelli: l’abbiamo visto a Rimini, è un giocatore giovane cresciuto molto negli ultimi anni che dà un grande apporto, non solo in termini di punti realizzati ma soprattutto di gestione della squadra, è capace di coinvolgere tutti.

Siete tra i favoriti per la vittoria finale del campionato: è una motivazione oppure vi mette pressione?

Ormai è sotto gli occhi di tutti, noi giochiamo e basta, facciamo quello che sappiamo fare e ci divertiamo, poi quello che accadrà, accadrà. Siamo consapevoli di quello che siamo e di quello che possiamo dare, è questo il valore aggiunto.

 

Riccardo Moraschini

moraschini mantova

Siete arrivati fino alla finale di Coppa Italia, nonostante non abbiate portato a casa il trofeo, come reputi il torneo da voi disputato?

Abbiamo fatto comunque un grande torneo, giocando senza Ndoja fino alla finale e con Gergati infortunato. Abbiamo dimostrato di essere cresciuti tanto come squadra.

Cosa vi è mancato per vincere il torneo?

Ci è mancata la continuità nel gioco espresso nel primo tempo e forse anche un po’ di lucidità nel momento del calo fisico.

Che emozione si prova a giocare la finale di Coppa Italia?

È un’esperienza che ti fa crescere e che vorresti ripetere centinaia di volte ancora.

Volgendo lo sguardo al futuro, credi che la promozione in Serie A sia a vostra portata di mano?

Credo che se riusciremo a trovare quella continuità di gioco possiamo fare cose molto importanti e toglierci delle soddisfazioni. Abbiamo dimostrato comunque di essere tra le più forti.

Coach Martelossi ha dato un’impronta forte e soprattutto vincente a questo gruppo: che differenze hai trovato rispetto al precedente coach Morea?

Siamo una squadra più esperta quest’anno, con ruoli chiari in campo e con gerarchie precise. Credo che sia fondamentale in un gruppo che vuole vincere.

moraschini mantovaTre delle quattro semifinaliste erano del girone Ovest. Temete di avere più difficoltà nei Playoff?

Le difficoltà ai Playoff ci saranno con tutte le squadre, poiché saranno presenti le migliori otto dei due gironi. C’è molto equilibrio.

Questa competizione si è rivelata utile anche per scoprire che squadre potreste incontrare a Ovest: quali differenze hai trovato sul campo rispetto alle formazioni dell’altro girone?

Non ho trovato differenze. Ogni squadra gioca la propria pallacanestro e siamo stati bravi ad imporre la nostra.

Questi Playoff saranno un banco di prova: come vi vedete rispetto alle squadre del vostro girone?

Siamo stati tra le prime per tutto il campionato e ora abbiamo la possibilità di giocarci il primo posto. Abbiamo dato un segnale a tutti e a noi stessi.

Per concludere, qual è il giocatore del girone Ovest che ti ha maggiormente stupito?

Non c’è stato un giocatore che mi ha impressionato. Ho visto tanti buoni giocatori che hanno giocato anche in Serie A. Il livello dell’A2, quest’anno, credo sia più alto rispetto alla stagione passata.

 

BasketUniverso ringrazia i due giocatori e i rispettivi uffici stampa per l’intervista concessaci, un grosso in bocca al lupo a tutti per il finale di stagione e i Playoff di Serie A2.

Massimiliano Venturini

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