Kyrie Irving non ha esattamente fatto del suo meglio con i Brooklyn Nets nel 2021-22, a differenza di Kevin Durant. Non solo è stato limitato a sole 29 partite della stagione regolare a causa della sua decisione di non vaccinarsi contro il COVID-19, lasciando Kevin Durant ad affrontare la questione che ha circondato James Harden in gran parte da solo. Ma anche dopo che i mandati sui vaccini locali sono stati revocati, giusto in tempo per i playoff, Irving sembrava molto simile a un giocatore che era stato seduto in disparte per mesi quando contava di più.
Eppure oggi crede di essere al livello di Kevin Durant come potere decisionale. È persino convinto che il proprietario, Joe Tsai, e il direttore generale, Sean Marks, daranno ai suoi desideri e alle sue opinioni lo stesso peso di quelli di Durant.
“Quando dico che sono qui con Kev, penso che ciò implichi davvero la gestione di questa franchigia insieme, oltre che con il proprietario Joe Tsai e Sean Marks”.
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— NBA on ESPN (@ESPNNBA) April 28, 2022
Che Irving si ritenga ancora allo stesso livello del due volte MVP delle Finals non è scioccante. Ci sono prove ampie e crescenti che Irving vive in un mondo tutto suo.
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Classe 1996. Collaboratore per BasketUniverso dal 31 marzo 2014. Laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione presso l’Università Statale di Milano. Innamorato dello sport e delle sue storie, con una predilezione per la pallacanestro e il calcio.