Nel Dream Team degli Stati Uniti che vinsero l’oro olimpico a Barcellona 1992 figuravano tutti i più grandi giocatori NBA, tutti a parte uno: Isiah Thomas, escluso illustre nonostante la convocazione all’All Star Game e i 18.5 punti e 7.2 assist di media fatti registrare in quella stagione.
Non si è mai avuto prova del perché Thomas non figurò tra i convocati di quella Nazionale, anche se molti riconducono la decisione alla cattiva reputazione del giocatore, leader dei Detroit Pistons dei Bad Boys che bastonavano (e nemmeno troppo figurativamente) tutte le squadre NBA. Dopo l’ultimo episodio di The Last Dance, che ha portato anche Bill Laimbeer a rispolverare la rivalità tra Bulls e Pistons, Thomas ha di fatto dato parte della colpa a Michael Jordan, che sicuramente avrà avuto una qualche influenza in quella formazione.
Non ne feci parte, e mi fece male. Guardando indietro, se non ho fatto parte del Dream Team perché in preda alle emozioni non ho stretto la mano a qualcuno… Allora sono ancora più deluso oggi che allora.
Evidente riferimento all’episodio post-Finali di Conference 1991, quando i Pistons, battuti 4-0 dai Bulls, uscirono dal campo senza stringere la mano agli avversari.
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