Con la vittoria di Reggio Emilia alle Final Four di Eurochallenge e l’eliminazione di Milano ai playoff di Eurolega ad opera del Maccabi, si è conclusa la stagione europea delle squadre italiane. Ma vediamo di analizzare nel dettaglio questa stagione, attribuendo dei voti alle 6 squadre che quest’anno hanno calcato i vari parquet europei. Partiremo da squadre che hanno tradito le aspettative e che hanno subìto l’eliminazione (a sorpresa) troppo presto, passando dall’exploit di Sassari e Milano, per arrivare allo storico trionfo della Grissin Bon Reggio Emilia, che ha portato un trofeo in Italia dopo 5 anni. L’ultima squadra capace di trionfare in una competizione europea fu la Virtus Bologna, che, sempre in Eurochallenge, sconfisse al termine di una match combattutissimo i francesi del Cholet. L’MVP fu Keith Langford, il playmaker che oggi sta facendo sognare l’Olimpia Milano.
Cimberio Varese: i lombardi l’anno scorso, dopo aver concluso la regular season al primo posto, sono stati sconfitti per 3-4 dalla Montepaschi Siena in semifinale PO e hanno abbandonato il sogno della vittoria dell’undicesimo scudetto. Durante l’estate sono andati via numerosi elementi della stagione 2012-2013 (su tutti Mike Green e Bryant Dunston). I nuovi acquisti, non si sono dimostrati all’altezza delle aspettative e sia in campionato che in Europa sono arrivati risultati negativi. Varese, in Eurolega viene eliminata al turno preliminare venendo sconfitta per 79-74 dai tedeschi dell’Oldeburg.
Dopo aver subito la “retrocessione” in Eurocup, Varese è stata inserita nel Girone C, un gruppo veramente ostico con squadre come Valencia (gli spagnoli sono a un passo dal successo nella seconda competizione europea), Ulm e Olimpia Lubiana. Dopo la sconfitta all’esordio contro gli sloveni, i lombardi trovano la vittoria contro i francesi del Paris Levallois. Dopo questa vittoria, che sembrava aver dato fiducia all’ambiente varesotto, arrivano ben 7 sconfitte (perdendo di un solo punto contro l’Ulm e il Lubiana e di tre a Parigi). Nell’avventura europea della squadra di coach Frates, c’è stata tantissima sfortuna, ma c’è anche da mettere in conto l’inesperienza del gruppo. Per molti si trattava della prima esperienza in campo europeo, ma sicuramente i biancorossi potevano fare molto di più. Voto :4, la squadra come detto è diversa da quella dello scorso anno, ma molte squadre del girone erano nettamente inferiori rispetto ai varesini, ma certamente questi giovani potranno riservare sorprese per il futuro.
Virtus Acea Roma: dopo la finale scudetto del campionato 2012-2013, i capitolini rinunciano alla partecipazione in Eurolega per motivi finanziari, “auto retrocedendosi” in Eurocup. L’esperienza nella seconda competizione europea, anche per i capitolini è stata ampiamente insufficiente. I ragazzi di coach Dalmonte hanno ottenuto solo 3 vittorie al fronte di ben 7 sconfitte. Il girone dell’Acea, era relativamente più semplice di quello di Varese. Il girone D era composto da: Bonn, Berlino, Saragozza, Gravelines e Mons-Hainaut. Dopo aver ottenuto 2 vittorie nelle prime 3 partite, i virtussini incappano in ben 5 sconfitte consecutive che eliminano anzitempo Roma dalla competizione. Sia la Cimberio che l’Acea non hanno dato il 100% in Eurocup, per evitare di sprecare energie utili per i campionato. 4.5, i capitolini hanno sottovalutato appieno la competizione europea giocando spesso con superficialità e i risultati ottenuti dimostrano quanto fatto dalla truppa di coach Dalmonte.
Montepaschi Siena: se in Italia i toscani continuano a dire la loro e ad affermarsi come una grande potenza, in Europa le cose non sono andate allo stesso modo e i toscani hanno subito precocemente una doppia eliminazione, prima in Eurolega e poi in Eurocup. La stagione nella massima competizione europea viene subito compromessa da un inizio traumatico fatto di 4 sconfitte nelle prime quattro partite. La prima vittoria arriva all’ultima giornata del turno d’andata contro l’Unicaja Malaga (73-75 il finale). Dopo una sconfitta di sole due lunghezze in Turchia contro il Galatasaray arrivano due vittorie consecutive contro Bayern e Zielona Gora. Alla luce di queste due vittorie la qualificazione di Siena alla seconda fase dell’Eurolega non era più un’utopia, ma le due sconfitte contro Olympiakos e Malaga segnano la parola fine sull’avventura dei ragazzi di coach Crespi in Eurolega. L’ultima volta che i toscani non sono riusciti a raggiungere le Top 16 fu nella stagione 2005-2006. Nel 2006-2007 la Montepaschi non partecipa all’Eurolega e dal 2008 in poi raggiunge sempre le Top 16.
In Eurocup la musica non cambia e la Mens Sana subisce l’eliminazione alle Top 32. In 6 partite Siena ne vince solo due e chiude a pari punti con il Nymburk e il Maccabi Haifa. Siena deve “accontentarsi” del terzo posto a causa di una differenza canestri sfavorevole con i cechi. Voto 5.5, da loro in Europa ci aspettiamo altri risultati. Sì, perchè Siena nonostante tutte le difficoltà ci ha sempre abituato a vittorie sia in Italia che in Europa.
Acqua Vitasnella Cantù: in una stagione difficile a livello economico, Cantù, anche grazie alla compattezza del gruppo, riesce a dire la sua anche in Europa, sognando per qualche secondo anche la qualificazione agli ottavi di finale di Eurocup. Ma vediamo di andare per ordine.
I ragazzi di coach Pino Sacripanti iniziano la prima fase con ben 7 vittorie consecutive, sconfiggendo squadre del calibro di Nymburk, Cibona Zagabria e Le Mans. Di seguito arrivano due sconfitte consecutive rispettivamente contro Ostenda e Nymburk. La vittoria contro il Cibona però vale il primo posto nel girone.
Nella seconda fase, cominciano ad arrivare le prime difficoltà e arrivano 3 sconfitte nelle prime quattro partite. Dopo aver vinto 89-74 contro Nanterre, i canturini si apprestano ad affrontare l’ultima partita del girone con qualche chance di passaggio del turno, Cantù deve vincere con almeno 9 punti di scarto contro l’Ulm. Quando tutto sembrava fatto (Cantù era avanti di 11 a pochi secondi dalla fine del match), Jones fa segnare il suo uomo, commette anche fallo e Cantù subisce l’eliminazione (a dir poco clamorosa) dal torneo. Voto 6.5, i canturini non avrebbero dovuto giocarsi la qualificazione all’ultima partita, ma ottenerla con almeno una partita d’anticipo.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari: la Dinamo, alla sua seconda esperienza europea consecutiva, migliora sensibilmente il risultato raggiunto nella scorsa stagione, quando fu eliminata al primo turno. In questa stagione i ragazzi di coach Sacchetti, superano la prima fase senza troppe difficoltà, vincendo in campi ostici come Bilbao, Oldenburg e Chalon. I sassaresi terminano il primo turno con 7 vittorie e sole 3 sconfitte. Nella seconda fase, come successo con Cantù, anche Sassari comincia a trovare le prime difficoltà. Dopo la nettissima vittoria contro l’Ankara, Sassari subisce due dure sconfitte contro Bamberg e Gravelines. Anche la Dinamo arriva all’ultima giornata con una chance di passaggio del turno. I biancoblù devono superare di 11 punti l’Oldenburg. Grazie a un quarto periodo stratosferico e con incredibili medie dalla lunga distanza, Sassari annienta i tedeschi per 102-84 e avanza agli ottavi di finale, avversario di turno l’Alba Berlino. Dopo la sconfitta per 83-91 all’andata, Sassari a Berlino, davanti a una nutrita fetta di tifosi sassaresi, rimane in partita per 35′ prima di dover alzare bandiera bianca e salutare la competizione. Voto 7, Sassari raggiunge gli ottavi di finale per la prima volta nella sua storia, ma al turno d’andata con Berlino poteva indubbiamente ottenere un risultato migliore.
EA7 Emporio Armani Milano: Milano si presenta a questa sua avventura con sognando le F4 che si giocheranno proprio nella città meneghina, ma con la consapevolezza che è una missione pressochè impossibile. La stagione inizia in modo traumatico con 2 sconfitte nelle prime tre partite, ma poi arrivano quattro vittorie nelle successive 5 partite, che consentono così a Milano di superare il primo turno con 10 punti (5 vittorie e altrettante sconfitte). Milano nelle Top 16 sembra avere una marcia e fa “inchinare al suo cospetto” squadre del calibro di Olympiakos (vittoria per 81-51 al Forum!), Barcellona (91-63 sempre al Forum), Malaga ed Efes. Arriva così, dopo oltre 15 anni, la qualificazione ai quarti di finale. L’avversario dell’Olimpia è il Maccabi e i pronostici vertono tutti verso i meneghini (noi di BU avevamo pronosticato una vittoria per 3-2). Già a gara-1, al termine di una match dominato per oltre 37′, l’Olimpia subisce a sorpresa il ritorno del Maccabi e perde il fattore campo dopo solo una gara. Dopo la vittoria in gara-2, arrivano due sconfitte consecutive che spengono definitivamente i sogni di gloria delle “scarpette rosse”. Voto 8, la rivoluzione di coach Banchi sembra essere appena iniziata e sembra che stia dando i suoi frutti. C’è da dire, però, che Milano arriva sempre a un passo dal grande evento (basta guardare le Final Eight). I trofei si raggiungono solo vincendo e non arrivando a un passo da esso, ma continuando così Milano può sognare in grande.
Grissin Bon Reggio Emilia: eccoci arrivati alla grande sorpresa della stagione, la Grissin Bon Reggio Emilia, che è riuscita a trionfare in Eurochallenge, terza competizione europea. Ma vorrei partire da più lontano, esattamente dalla stagione 2011-2012, nella quale Reggio Emilia, dopo anni di purgatorio è riuscita a ritornare in Serie A. Nella scorsa stagione, con un clamoroso sesto posto in regular season, viene eliminata al primo turno playoff dalla Virtus Roma (poi finalista), arrendendosi solo a gara-7. Durante l’estate accetta l’iscrizione in Eurochallenge, competizione che spesso viene snobbata dai club italiani vista la bassa competitività delle varie squadre presenti. Al termine di un girone combattuto e con trasferte insidiose (su tutte quella con il KTP Kotka, squadra finlandese), i reggiani avanzano alla seconda fase con un record di 4-2. Nella seconda fase, davanti a squadre come Cholet e Szolnoki Olaj, gli emiliani non si scompongono e superano con lo stesso record anche questa fase, raggiungendo così i quarti di finale. I ragazzi di coach Menetti superano per 2-0 (la serie era al meglio delle 3), i campioni uscenti del Samara e ottengono così la storica qualificazione alle F4. A sorpresa arriva la notizia che le Final 4 si giocheranno a Bologna e allora tutto il popolo reggiano comincia a mobilitarsi per questo storico evento. In semifinale, contro il Royal Halil Gaziantep, Reggio ha vita facile e trionfa per 66-55. Eccoci arrivati al capitolo conclusivo di quest’avventura (e di questo approfondimento che una volta ogni tanto recita belle notizie sul basket nostrano). Reggio Emilia-Triumph Ljubercy, al termine di un match dominato dall’inizio alla fine, Reggio Emilia sconfigge i russi per 79-65 ed è campione! Onore a loro! Voto 10: vincere una competizione europea (nonostante sia la terza per importanza), di questi tempi non è cosa facile e riuscirci dominando in lungo e in largo la semifinale e la finale e portando anche le F4 di Eurochallenge in Italia è una cosa che rende merito a una squadra che può continuare a soprendere.
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