Dopo ormai un mese dalla trade che lo ha portato ai Brooklyn Nets, James Harden si è per la prima volta scusato con gli Houston Rockets per il proprio comportamento poco professionale negli ultimi mesi in Texas, quando ormai era parso chiaro che il suo futuro sarebbe stato altrove.
In un’intervista a Rachel Nichols di ESPN, Harden ha chiesto scusa ai Rockets ma ha dichiarato che quanto fatto è stato “necessario” per ottenere ciò che voleva, ovvero essere scambiato ai Nets.
Non mi è piaciuto per niente come sono andate le cose [negli ultimi mesi a Houston, ndr]. Non è così che sono fatto. Tutti quegli extra, le cose negative. È successo. Penso che sarebbe potuto succedere in maniera più semplice, ma è andata così.
Se tornando indietro mi comporterei diversamente? Non penso. Non volevo mancare di rispetto, non volevo essere egoista. Credo che il front office sapesse bene la mia idea e ciò che desideravo. Mi scuso per come sono andate le cose, ma ho dovuto comportarmi così perché potessi andare a giocare dove volevo. Dobbiamo dare credito a Houston, non dovevano necessariamente scambiarmi a Brooklyn, potevano cedermi a qualsiasi altra squadra. Ma è andata nel migliore dei modi.
James Harden sits down & opens up about his new role in Brooklyn, what he didn't like about his departure from Houston, and the Nets' championship chances: "We're more than confident that it's going to be difficult for a team to beat us four times in a best-of-seven series." pic.twitter.com/rZKkwFs1jg
— Rachel Nichols (@Rachel__Nichols) February 12, 2021
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