Solo Wilt Chamberlain, nella storia NBA, ha avuto una striscia più luna di James Harden di partite da oltre 30 punti: mai come questo ultimo mese abbondante, il Barba si è avvicinato ai più grandi di sempre, trascinando gli Houston Rockets con medie pazzesche fino al quinto posto ad Ovest. A gennaio Harden sta segnando 43.7 punti di media e settimana scorsa ha realizzato due gare consecutive da oltre 50 punti: è ormai tornato ad essere il favorito per l’MVP della stagione regolare, e noi stessi lo abbiamo posizionato al primo posto nel nostro Ladder.
Durante un’intervista allo Houston Chronicle, Harden ha spiegato le proprie sensazioni a sentire il proprio nome accostato a leggende del gioco come il già citato Chamberlain, Kobe Bryant o Michael Jordan, questi ultimi due superati in diversi primati nell’ultimo periodo.
Kobe, Wilt e Jordan: stiamo parlando dei migliori di questo gioco, i migliori ad aver mai toccato una palla da basket. E’ un onore essere lì con loro. Onestamente, ho ancora tanta strada da fare. Non sono nemmeno vicino a ciò che hanno raggiunto loro nelle proprie carriera. Ma è piuttosto bello essere parte della conversazione, anche se ho ancora molto lavoro da fare.
Raggiungerli per qualcosa d’altro rispetto ai record? E’ il motivo per cui gioco a basket. Per essere, quando avrò concluso la carriera, menzionato come uno dei migliori ad aver mai giocato, insieme a Wilt, a Jordan e al resto della lista. Ovviamente, vuoi vincere titoli di squadra e individuali, ma ogni giorno quando sono in palestra e lavoro sulle mie mosse, penso a questo. Quando mi ritirerò, sarà quando sarà, voglio che il mio nome sia lassù con i loro. E’ una bella posizione in cui trovarsi.
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