Nel 2008 Michael Beasley era in ballottaggio con Derrick Rose come prima scelta assoluta al Draft. Al playmaker in uscita da Memphis andò la prima chiamata dei Bulls, per B-Easy invece una meritevole seconda, a cui però non è seguito altro che stagioni mediocri e parecchie disavventure fuori dal campo. La carriera NBA nel 2014 aveva raggiunto un punto talmente basso che Beasley si trasferì in Cina, dove tornò anche l’anno scorso. In entrambe le occasioni ci fu poi il ritorno in NBA in primavera, quando la stagione asiatica si conclude abitualmente, permettendo ad alcuni giocatori di trovare l’accordo con qualche franchigia che gli permetta di disputare gli ultimi mesi ed eventuale Playoffs nella Lega.
Per la prima volta nelle ultime tre stagioni Beasley ha iniziato la RS in NBA e non in Cina, lo ha fatto con i Milwaukee Bucks, ai quali è stato scambiato a Settembre dagli Houston Rockets. Nei primi cinque incontri, di cui tre vinti dai Bucks, il giocatore ha mantenuto 5.8 punti di media. Nel frattempo sembrano essersi ridotti anche i problemi fuori dal campo: è dal 2014, quando venne incolpato di tentato stupro senza alcun fondamento, che Beasley non ha problemi con la giustizia. E a sentire il compagno di squadra Jason Terry, uno dei pochi veterani dei Bucks e suo compagno anche ai Rockets, l’esperienza in Cina ha contribuito moltissimo:
Quello che gli è successo è stato che è diventato molto più umile dopo essere uscito dal giro NBA. E’ andato in Cina e ha giocato lì una stagione. E’ diverso. E’ un contatto con la realtà. E’ come se fosse stato un privilegio giocare in NBA e poi questo gli sia stato tolto. Quindi una volta tornato qui è maturato molto in fretta. Nella prima parte della sua carriera non era maturo, aveva qualsiasi abilità fisica ed atletica per giocare a basket, ma gli mancava la maturità. L’ho visto diverso anche l’anno scorso a Houston, dove ha giocato per tre mesi.
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