Jeanie Buss: “Nel 2012 volevamo costruire intorno a Nash, non ad Howard”

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I Los Angeles Lakers sono il main topic di questi ultimi giorni di NBA: prima Kobe Bryant aveva fatto parlare di se sfogandosi con i compagni in allenamento, ora Jeanie Buss, figlia dell’ex proprietario Jerry, ha rilasciato un’intervista a ESPN.

La donna, anche fidanzata da tempo con Phil Jackson, ha prima commentato le parole di Magic Johnson di un paio di giorni fa:

Il tanking è imperdonabile e irresponsabile, mettere giocatori fuori posizione o tenere rotazioni corte può essere rischioso anche per gli stessi ragazzi. Nei bassifondi della classifica i giovani imparano solo le cattive maniere.

Poi JB è tornata sull’annata disastrosa, in relazione alle aspettative, 2012-13. I Big Three formati in estate (Kobe, Nash e Howard) non riuscirono ad andare oltre il primo turno ai Playoffs, al termine della stagione Dwight Howard lasciò per incomprensioni con Kobe, mentre Steve Nash rimase in giallo-viola giocando solo una manciata di match per vari infortuni:

Nel 2012 dovevamo assumere un allenatore [sarebbe poi stato Mike D’Antoni, ndr] e avevamo un playmaker [Nash, ndr] e un centro [Howard, ndr] quindi dovevamo decidere intorno a chi costruire la squadra. La nostra scelta ricadde su Nash invece che su Howard.

E’ risaputo che il centro ex Magic lasciò LA anche per la propria volontà di diventare il nuovo volto della franchigia, cosa non possibile finché Bryant sarebbe rimasto. Certo, la scelta dei Lakers, poi dimostratasi errata visti i fatti, di costruire intorno a un giocatore che all’epoca aveva già 37 anni lascia un po’ a desiderare.

Francesco Manzi

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