Joel Embiid-Thunder, ancora storie tese: “Westbrook? Magari potessi tirare anche io 33 volte”

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E’ stata una partita emozionante quella tra Oklahoma City Thunder e Philadelphia 76ers della notte, vinta dai primi dopo tre OT grazie anche alla decima tripla-doppia stagionale di Russell Westbrook (27 punti, 18 rimbalzi e 15 assist in 52′). L’adrenalina nel corpo dei giocatori ha anche causato un confronto abbastanza acceso dopo la sirena tra Joel Embiid e un po’ tutti i Thunder, in particolare Russell Westbrook.

Come si può vedere dal video, l’MVP della scorsa stagione regolare ha salutato ironicamente Embiid, urlandogli “Go home!”. Il camerunese si era poco prima reso protagonista, a partita in corso, di un altro sfottò, stavolta all’indirizzo di Steven Adams: quando il centro di OKC era infatti stato espulso per sei falli, Embiid aveva fatto dell’ironia, sostanzialmente chiamando a sé tutto il pubblico di Philadelphia per prendere in giro l’avversario.

Nel post-partita, commentando la sconfitta, Embiid non si è trattenuto dal criticare nuovamente i Thunder, soprattutto Westbrook:

Mi ha detto di andare a casa. Voglio dire, questa è la mia casa, quindi credo che sia l’ora che vada lui a casa. Hanno vinto la partita, io gli dò un sacco di credito per questo, Westbrook ha fatto molte cose, ma ha tirato 10/33 dal campo. Mi piacerebbe poter tirare 33 volte in una partita, credo che così facendo avremmo avuto più chance di vincere la gara. Però sapete, mi ha detto di andare a casa e la mia casa è questa, quindi non andrò da nessuna parte.

Francesco Manzi

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