Johnson-Odom rimpiazza Gentile e Cantù scavalca il Limoges

Foxtown Cantù-Limoges CSP 68-57

La Foxtown parte benissimo anche senza l’infortunato Stefano Gentile e il protagonista è sempre lo stesso: DeQuan Jones. E’ proprio lui a mettere il censtro dell’8 a 2 dopo circa 2 minuti e mezzo dall’inizio della partita. I francesi provano a rifarsi subito sotto ma la bomba del solito Jones riporta le distanza a sette lunghezze a quattro minuti dalla fine della prima frazione di gioco. Cantù continua a macinare gioco e vantaggio, fino a quello massimo di 13 punti, per poi diventare undici che sarà quello finale di 23 a 12 grazie al canestro da dentro l’area di Camara dopo una brutta scelta offensiva di Johnson-Odom nell’azione prima. Da sottolineare la bellissima prestazione di Laganà sta sostituendo divinamente il play di Maddaloni.

Al ritorno dal primo intervallo del match la musica non cambia e i brianzoli continuano a fare il loro. Il vantaggio di 30 a 19 a metà dei secondi dieci minuti è importante ma il Limoges è squadra da Eurolega e può decidere in un amen di riaprire il match e proprio qui dev’essere brava la Foxtown.
I canturini sono attenti e il vantaggio diventa sempre più importante e la bomba del +17 di Feldeine ha un’importanza inimmaginabile. A fine primo tempo il punteggio 41 a 24 per i canturini.ù

Gli Eagles si aspettano un ritorno bruciante dei francesi ma ciò non avviene e gran parte del merito va proprio ai ragazzi di Pino Sacripanti i quali difendono con un’intensità mai vista: vogliono giocare per ribaltare la differenza canestri. A metà frazione di gioco Moerman prova ad avvicinare i suoi grazie ad un lay up (primi due punti della partita) ma la Foxtown conduce comunque 47 a 33 e non ha nessuna intenzione di mollare. D’ora in poi DJO si mette in proprio e segna canestri su canestri: è proprio lui a realizzare la bomba che ammazza la partita e mette in banca i due punti del match. All’ultimo intervallo Cantù conduce per 55 a 37.

Gli ultimi dieci minuti si giocano solo per la differenza canestri e per aggiornare le statistiche di Johnson-Odom, il quale ha disputato una delle più belle partite con la maglia canturina (non è la prima volta che gli capita contro una francese). Ma Cantù scialacqua i 25 punti accumulati nel quarto e Gelabale segna la tripla del – 12, 63 a 51 con tre minuti da giocare. La Foxtown è la solita nei minuti finali: riesce a vincere il match ma eguaglia la differenza canestri. Cantù batte Limoges 68 a 57. Va comunque bene questo risultato perché Cantù scavalca il Limoges grazie al quoziente punti totali. 

 

Foxtown Cantù: Johnson-Odom 24, Feldeine 5, Abass 5, Jones 6, Shermadini 4, Hollis 12, Williams 12.

TL: 9/11   T2: 22/34   T3: 5/22
Assist: 11 (Feldeine 2)
Rimbalzi: 35 (Johnson-Odom 8)

Limoges: Smith 12, Westermann 2, Camara 2, Batista 10, Gelabale 10, Moerman 8, Curry 6, Bongou-Colo 6, Plaisted 1.

TL: 8/12   T2: 20/39   T3: 3/16
Assist: 15 (Smith 5)
Rimbalzi: 26 (Moerman 9)

Khimki Mosca-PAOK Sallonico 102-68

Questa partita non ha nulla da dire in pochissimi minuti. Il Khimki è troppo più forte per i greci, se non per tutti, e il vantaggio di solo nove punti a fine primo quarto è insignificante. Molto più interessante il +15 a fine primo tempo perché il tabellone luminoso della Khimki Arena di Mosca segna il 51 a 36 per i russi.
Il secondo tempo serve a poco o nulla perché i russi vanno all’ultimo intervallo sul 78 a 45 (quasi doppiando il PAOK). Gli ultimi sono davvero il garbage time più totale e il Khimki batte il PAOK per 102 a 68.

Khimki Mosca: Koponen 21, Monia 16, Honeycutt e Rice 12.

PAOK: Langford 17, Carter 12, Tsochlas 10.

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