I New York Knicks non hanno ancora dimostrato nulla in questa stagione, se il roster era quasi completamente invariato rispetto a quello dello scorso anno, esclusa l’aggiunta di Bargnani e dei rookies, nessuno si sarebbe mai aspettato un inizio così complicato. Con la sconfitta della notte contro gli Indiana Pacers, fin qui la squadra da battere a Est, arrivata al MSG dopo un tempo supplementare, i Knicks sono ora fermi a quota tre vittorie in undici partite, ben lontani anche da una pallacanestro bella da guardare.
Carmelo Anthony (30 punti e 18 rimbalzi contro i Pacers) è troppo solo e spesso sparacchia, come accaduto contro Indiana, Andrea Bargnani dovrebbe essere la sua spalla ma non ha ancora trovato continuità, Tyson Chandler è infortunato, Amar’e Stoudemire sembra un giocatore perso per strada, sia per gli infortuni degli ultimi anni sia per la difficile convivenza con ‘Melo. E JR Smith? Il Sesto Uomo dell’Anno in carica non ha iniziato la stagione al fianco dei compagni per le 5 partite di sospensione rimediate dalla NBA per possesso di marijuana, ma da quando è tornato sul parquet non solo non è risultato un fattore per New York, ma spesso si è rivelato anche dannoso: le percentuali al tiro sono state disastrose (11% contro gli Spurs, 25% contro contro i Rockets, 16% contro gli Hawks), nonostante un minutaggio che parla di 33.5 minuti a partita. Con lui sul parquet i Knicks hanno ottenuto una sola vittoria in sei gare, così Smith ha voluto parlare del momento-no dei suoi dopo la sconfitta contro i Pacers:
Siamo frustrati. E’ troppo presto per farsi prendere dal panico, ma io personalmente sono preoccupato. Non mi piace affatto come stanno andando le cose. Non voglio giocare una pallacanestro da 3-8 [il record attuale dei Knicks, ndr]. Non voglio giocare una pallacanestro da 50% di vittorie, se vogliamo essere una squadra da titolo e chiamarci così, dobbiamo anche giocare come tale. Non c’è un altro modo.
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