Dopo la faccenda con il tatuaggio di Supreme, ora JR Smith rischia un’altra multa da parte della NBA. La guardia dei Cleveland Cavaliers, dall’inizio della stagione, ha giocato solo 48′, dilazionati in quattro partite, per preciso volere della dirigenza. Coach Tyronn Lue lo aveva schierato con un minutaggio più consistente nelle gare contro Brooklyn e Indiana, ma dopo il suo licenziamento il giocatore è tornato out per scelta tecnica.
Dopo l’ultima partita contro Atlanta, la prima vittoria dei Cavs, che Smith non ha disputato, si era diffusa la voce, subito smentita, di una volontà da parte del 33enne di lasciare la squadra indipendentemente da uno scambio. Nella giornata di oggi, al termine di un allenamento, alla domanda di un giornalista che chiedeva se Smith avrebbe preferito lasciare Cleveland, la guardia ha risposto semplicemente “Sì”.
Reporter: "Are you hoping for a trade [from the Cavs]?"
J.R. Smith: "Yeah." pic.twitter.com/SJNB0JRB8L
— Jordan Heck (@JordanHeckFF) November 1, 2018
Come riportato da Adrian Wojnarowski, la risposta sarà esaminata dalla Lega perché, secondo il regolamento, un atleta non può chiedere pubblicamente uno scambio. L’anno scorso Eric Bledsoe, che dopo le prime gare stagionali con Phoenix aveva twittato “I don’t wanna be here”, era stato infatti multato di 10mila dollari.
JR Smith was asked: "Are you hoping for a trade?" He responded, "Yeah." The NBA will examine if that constitutes a public trade request, which exposes him to a fine under the CBA. Eric Bledsoe was popped $10K for the "I don't wanna be here," tweet in Phoenix.
— Adrian Wojnarowski (@wojespn) November 1, 2018
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