JR Smith ha parlato dei difficili mesi passati pensando che la sua carriera fosse finita

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Quando la stagione NBA riprenderà il prossimo 30 luglio, JR Smith sarà in campo nel derby di Los Angeles con la maglia dei Lakers. Sarà un anno e mezzo dopo l’ultima volta: quel 19 novembre 2018 in cui la guardia disputò quella che finora è la sua ultima partita in NBA, con la maglia dei Cleveland Cavaliers.

Da allora Smith non è mai stato davvero vicino al ritorno nella Lega se non negli ultimi mesi, quando si è iniziato a parlare di un suo avvicinamento ai Lakers dove ha ritrovato LeBron James, per anni suo compagno a Cleveland. Il veterano, che a settembre compirà 35 anni, ha raccontato in una conference call con i media di aver passato dei mesi molto difficili pensando che la propria carriera fosse giunta al termine dopo il taglio da parte dei Cavs.

Ho attraversando un lungo periodo di depressione. È durato qualche mese. Sono un grande gamer, ma non avevo nemmeno voglia di giocare a 2K. Non volevo giocare a basket. Non mi volevo allenare. Non volevo giocare a 2K. Non volevo avere nulla a che fare col basket. È stato come uno stato depressivo perché il basket è qualcosa che ho amato e che mi ha fatto divertire per tanto tempo, giocando al livello più alto. È stata dura. Estremamente dura, ma fortunatamente ho ricevuto supporto dai miei genitori. Mio padre è sempre stato al mio fianco parlandomi di tutto quello che sono riuscito a realizzare e di quanto ancora potessi dare. Se non fosse stato per loro sarei ancora in quella situazione.

Francesco Manzi

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