JR Smith prova a spiegarsi: “Volevo chiamare timeout”. Ma il labiale lo incastra

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Il protagonista, in negativo, di Gara-1 è stato senza dubbio JR Smith, nonostante i 51 punti di LeBron James. La guardia di Cleveland, dopo una prestazione da 7 punti nei regolamentari e il libero sbagliato da George Hill con pochi secondi sul cronometro in situazione di parità, ha infatti catturato il rimbalzo offensivo ma è inspiegabilmente corsa fuori dall’area, non tirando per la possibile vittoria, ma passandola in malo modo allo stesso Hill a meno di un secondo dalla sirena. Alla fine della gara, persa dai Cavs all’OT, molti hanno indicato in Smith il principale responsabile della sconfitta, perché con quel tiro avrebbe potuto chiudere la partita prima dei supplementari, mentre evidentemente pensava di essere in vantaggio e aspettava il fallo sistematico di Golden State.

In realtà questa versione è stata negata da Smith nel post-partita, quando nel tentativo di spiegare il proprio comportamento l’ex Knicks ha dichiarato che voleva chiamare timeout per gestire al meglio il possesso della vittoria. Queste le parole di JR:

Stavo cercando di farmi abbastanza spazio per tirare. Sapevo che eravamo pari, ma pensavo che stessimo per chiamare timeout. Se avessi davvero pensato che fossimo in vantaggio, avrei tenuto la palla e aspettato il fallo.

Una strategia anche intelligente quindi, se non che non solo Tyronn Lue aveva appena smentito le sue parole dichiarando il contrario, ma sono presenti diversi video del labiale di Smith, che appena dopo il suono della sirena, parlando con un infuriato LeBron, farfugliava: “I thought we were ahead” [“Pensavo fossimo in vantaggio”, ndr].

Francesco Manzi

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