Finale nervoso nel derby di New York tra Knicks e Nets di ieri notte, vinto da Brooklyn 117-112 grazie anche ad un fischio arbitrale dubbio alla fine: una violazione di passi di Julius Randle sulla possibile tripla del pareggio. La violazione di passi ovviamente c’è, ma secondo Randle ci sarebbe stato prima il tocco di Kyrie Irving, cosa che lo ha costretto poi ad atterrare con la palla in mano.
Randle al termine della gara è esploso di rabbia e solo i compagni, a forza, lo hanno portato fuori dal campo mentre la stella dei Knicks voleva invece dirigersi minacciosa verso l’arbitro Scott Foster, autore del fischio. Il giocatore, autore di 33 punti, 12 rimbalzi e 6 assist, nel post-partita ha evitato di alimentare le polemiche, dichiarando di essere solo “frustrato” per aver sfiorato la rimonta e non avercela fatta.
Da parte sua invece Scott Foster ha spiegato la propria chiamata arbitrale: il tocco di Irving c’è, ma la palla rimane salda nelle mani di Randle, quindi non viene considerato quando si valuta la violazione di passi.
Via NBA, here’s the official explanation from crew chief Scott Foster on the Julius Randle travel call. pic.twitter.com/Tj59fBWXgj
— Howard Beck (@HowardBeck) March 16, 2021