Jusuf Nurkic ha raccontato di quella volta che Kobe Bryant lo insultò in bosniaco

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Kobe Bryant è stato sicuramente uno dei giocatori più competitivi della storia NBA, se non il più competitivo: nel corso degli anni si sono susseguite storie su alcuni suoi atteggiamenti in campo, non solo nei confronti degli avversari, ma anche di alcuni compagni, vittime di provocazioni, insulti e trash talking da parte del Black Mamba.

L’ultimo caso è emerso da un racconto di Jusuf Nurkic, ora a Portland e all’epoca in maglia Denver Nuggets, in un’intervista a SportCenter: secondo il centro una volta, durante l’anno da rookie, Bryant lo avrebbe insultato in bosniaco, sua lingua madre, mentre stava tirando dei liberi.

Kobe sta tirando dei liberi, io sono lì che dico: “Non si può toccarlo, com’è possibile?”. Continuava ad andare in lunetta da tutta la partita. A quel punto lui dice una parola nella mia lingua. Io ero sorpreso: “Ho sentito male. Non può parlare in bosniaco!”. Dopo poco, stessa situazione: Kobe tira ancora dei liberi. E ripete quella parola! Era una parolaccia. Ma ero sicuro che lo avesse detto.

Francesco Manzi

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