Un presunto escamotage finanziario sta scuotendo in queste ore la NBA: secondo un’inchiesta del giornalista Pablo Torre, i Los Angeles Clippers e il loro proprietario Steve Ballmer sarebbero coinvolti in un controverso accordo volto a bypassare il salary cap.
Il presunto schema
Secondo quanto affermato da Torre, Ballmer avrebbe finanziato la nascita di una società, chiamata Aspiration, con circa 50 milioni di euro, avviata come una piantagione di alberi. Attraverso questa società, Kawhi Leonard — tramite la sua società KL2 Aspire LLC — avrebbe ricevuto circa 28 milioni di euro in un contratto di endorsement “no-show” tra il 2022 e il 2025, quindi al suo primo rinnovo con i Clippers, senza però dover fornire alcun servizio promozionale o apparizione pubblica. Di questi 28 milioni, Leonard ne dovrebbe ricevere ancora 7 perché nel frattempo Aspiration ha dichiarato bancarotta. A testimonianza di questo legame ci sono anche vecchi tweet dei Clippers in cui, per il compleanno del giocatore, invitavano gli utenti a fargli gli auguri: Aspiration avrebbe piantato un albero per ogni messaggio di questo tipo.
Un ex dipendente di Aspiration, in forma anonima, ha dichiarato che il pagamento a Kawhi Leonard era finalizzato a “scavalcare il salary cap”. Inoltre, il contratto con la società di Ballmer prevedeva una clausola rescissoria nel caso Leonard avesse lasciato i Clippers.
Reazioni della franchigia e possibili sanzioni
I Clippers e Ballmer hanno negato categoricamente ogni illecito, definendo le accuse “provably false” (provabilmente false). Tuttavia, la NBA ha già avviato un’indagine ufficiale dopo le segnalazioni giornalistiche.
Il salary cap serve a garantire l’equilibrio competitivo tra le squadre, limitando spese eccessive. La NBA penalizza severamente ogni tentativo di elusione, specialmente se realizzato mediante terzi . L’ultimo caso rilevante risale al 1999, quando i Minnesota Timberwolves furono sanzionati per un accordo segreto con Joe Smith, incluse multe, squalifiche e la perdita di scelte al Draft.
Oggi, le sanzioni previste dalla CBA possono comprendere: multe fino a 7.5 milioni di dollari, perdita di una o più scelte del primo turno al Draft, sospensioni per dirigenti o proprietari coinvolti e annullamento del contratto implicato.
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