Tra tutti i giocatori di basket del pianeta, sicuramente Durant è capace di distinguere un ottimo giocatore: Leonard non lo è secondo KD.
E’ l’MVP delle finals, il quarto più giovane di sempre. E’ la vera sorpresa della postseason. E’ il nuovo volto dei San Antonio Spurs chiamati a rifondare dati i probabili ritiri di Duncan e Ginobili. Kawhi Leonard è indubbiamente l’uomo del momento. Negli ultimi giorni si sono spesi elogi di tutti i tipi nei confronti del 22enne nativo di Los Angeles, da quando in gara-3 ha cambiato gli equilibri della serie contro Miami con i suoi 29 punti, suo massimo nei playoffs e coronamento di una stagione giocata ad altissimi livelli. Il fatto di essere stato selezionato in sordina con la 15esima scelta del Draft, poi, non fa che renderne la storia recente ancora più affascinante.
Di lui hanno parlato bene tutti, dai compagni di squadra agli avversari, impressionati dalla crescita esponenziale dell’ala firmata Popovich. Tutti tranne uno: Kevin Durant, l’ “altro” MVP di questa stagione (della regular season), si è fatto notare come unica voce fuori dal coro. In risposta ad un fan che aveva paragonato Leonard a George, il numero 35 ha risposto che l’ala dei texani ha fatto bene nella finals solo perché aiutato dal sistema Spurs. Questo lo scambio di tweet, poi cancellato, dell’asso degli Oklahoma City Thunders:
Apparently Kevin Durant isn’t all that impressed with Kawhi Leonard. Tweets have since been deleted. #Thunder#OKCpic.twitter.com/2XJUQKj99l
— Up The Thunder (@UpTheThunder) 16 Giugno 2014
Parole che non faranno troppo piacere a Kawhi, ma se in fondo le parole di KD fossero una serenata a Pop?
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