Keifer Sykes

Keifer Sykes, un ragazzo che ha realizzato un sogno (quasi) impossibile

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L’avventura di Keifer Sykes è una delle tante storie bellissime che l’NBA ci lascia in eredità. Lo scorso 30 dicembre – giorno in cui compie gli anni anche LeBron James – il playmaker ex Avellino e Milano ha spento 28 candeline sulla sua torta di compleanno. E 28 è anche il numero di maglia che indossa nella squadra in cui giocherà fino a fine stagione: gli Indiana Pacers, in NBA.

 

Un sogno infranto

L’avventura del “folletto” di Chicago è davvero incredibile. All’inizio della sua carriera da professionista – dopo 4 anni e numeri impressionanti all’Università di Green Bay – aveva assaporato l’NBA, pur non venendo draftato. I San Antonio Spurs gli offrono un contratto, ma Sykes non giocherà mai con loro, entrando invece nel turbine infinito dell’allora D-League, con la maglia degli Austin Spurs. A questo punto della sua vita cestistica sembra essere uno dei tanti che gioca nella Lega di sviluppo in attesa di una chance che potrebbe non arrivare mai, finendo in Sud America, Asia o Europa. Lui non ha intenzione di perdere troppo tempo, quindi scappa da quel mondo.

 

La Corea del Sud e la seconda lega turca

La Corea del Sud. Già. Da potenziale giocatore NBA alla Corea del Sud. Un bel salto. Che però fa più danni che benefici alla sua carriera. Dopo l’esperienza asiatica, Sykes si avvicina all’Europa, firma in Turchia, nella capitale, ad Ankara. Ma è la Serie A2 turca. Non proprio il miglior posto dove farsi notare dalle franchigie NBA o, in primis, dai top team europei. Ma Keifer Sykes non è un ragazzo che si arrende facilmente. Un ragazzo che arriva al metro e 80 a fatica e pesa 80 chili scarsi in questo basket, in questa NBA, avrebbe dovuto gettare la spugna anni e anni fa.

 

La beata provvidenza

Nella vita di noi uomini – e ancor di più in quella dei giocatori professionisti – la fortuna e l’incontro con altri uomini determinano i destini. Chissà cosa sarebbe stato il ragazzo nativo dell’Illinois se non avesse incontrato Nicola Alberani. Sì, quel Nicola Alberani. Adesso è un po’ che non sentite parlare di lui, da qualche anno è andato a Strasburgo a scovare talenti, ma nella vita di Sykes è come un padre. Lo porta ad Avellino – ripetiamo, dalla seconda lega turca – come vice-Norris Cole. Il Norris Cole campione NBA con i Miami Heat di LeBron James. All’inizio Sykes fatica, e anche tanto, si parla addirittura di taglio, ma poi Avellino cade nel baratro finanziario. A blessing in disguise, per citare un’espressione inglese, nella carriera di Sykes. I campani sono in una condizione economica aKeifer Sykes dir poco deficitaria. Gianandrea De Cesare, titolare della Sidigas e amministratore unico della Scandone Basket Avellino, in autunno fa intendere che i soldi sono finiti. E allora il 2 volte campione NBA Norris Cole abbandona la barca per trasferirsi in Montenegro, al Buducnost Podgorica. Ed è proprio qui che cambia la vita di Keifer Sykes.

 

La svolta

Inizialmente ad Avellino cercano un sostituto di Cole, ma come detto i soldi mancano e i controlli Com.Te.C non permettono chissà quale manovra di mercato. Nenad Vučinić, coach della Scandona del tempo, non può far altro che puntare su Keifer Sykes. Lui risponde con 23 contro Sassari, 21 contro Torino e – la consacrazione – 31 contro l’A|X Armani Exchange Milano. Il folletto irpino diventa un lupo affamato di canestri. Grazie alle sue prestazioni da MVP riesce a portare Avellino fino ai playoff e per poco non elimina – da solo o quasi – proprio quella Milano che diventerà parte integrante del suo destino. Quella serie finisce 3 a 2 per i meneghini, ma Sykes viaggia ad oltre 16 punti di media, con una doppia-doppia da 21 punti e 10 assist in gara-1 al Mediolanum Forum di Assago. Un’apoteosi.

 

L’Olimpia nel destino

L’A|X Armani Exchange Milano era nel destino del ragazzo di Chicago. L’abbiamo detto più volte. E proprio su di lui Ettore Messina punta nel 2019-2020 per riparare all’enorme errore chiamato Shelvin Mack. Sykes non inizia la stagione a Milano, i primi mesi li gioca in Cina, al Guangzhou, d’altronde i milioni fanno gola a tutti, soprattutto se la tua carriera rischia di non toccare la NBA e hai solo una quindicina di anni per mettere da parte i guadagni di una vita. Inutile nascondersi dietro a un dito. Ma non dobbiamo dimenticare il sogno del giovane Keifer: giocare in NBA. Per arrivarci deve almeno dimostrare di poter fare la differenza in EuroLega. Quello è l’unico modo. La stagione viene interrotta a inizio marzo 2020 a causa del Covid, ma basta per farlo entrare prima nei radar delle formazioni di EuroLega (Panathinaikos) e poi in quelli della NBL (lega australiana apprezzatissima e molto seguita negli Stati Uniti, come dimostra l’anno in cui ci giocò LaMelo Ball, prima di chiararsi eleggibile al Draft).

 

Un sogno diventato realtà

Se torniamo all’inizio del nostro racconto, il primo capoverso l’abbiamo intitolato “Il sogno infranto”. Perché per il giovane Keifer l’NBA non era un obiettivo. Era un sogno. Lo dice lui stesso nella serie TV che hanno realizzato a suo nome. Ah sì, perché nel 2019 è uscita una serie TV su Sykes in cui racconta il suo ultimo anno di liceo, la sua avventura al college e la delusione di non essere entrato in NBA:

“Nella mia testa non c’è solo l’NBA, quella è chiaramente il mio sogno, ma solo i più forti vanno in NBA. Voglio usare il basket per andare il più lontano possibile”.

In questo documentario sulla vita di un giovane ragazzo di Chicago, potete vedere quanto sia difficile e straziante realizzare un sogno del genere. All’inizio nemmeno lui pensava che quel sogno potesse essere realizzabile. Soprattutto dopo la mancata chiamata al Draft. Ma non ha mai mollato. Tantissimi mollano, tantissimi non ci provano nemmeno. Solo in pochi riescono davvero a rendere realtà un qualcosa per cui lavorano una vita intera. Beh, ieri notte Keifer Sykes ci è riuscito perché ha strappato un contratto garantito fino a fine stagione in NBA con gli Indiana Pacers, grazie a 10.4 punti di media (e una gara da 22 punti contro i Knicks al Madison Square Garden) in 5 partite finora.

GG Keifer, siamo orgogliosi di te!

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