In questi giorni in NBA si sta parlando molto di videogiochi, complice l’iniziativa della Lega che organizzerà un torneo di NBA 2K20 tra 16 dei suoi giocatori. Kendrick Perkins, che in NBA non gioca più da qualche anno ma fa l’opinionista in televisione, è intervenuto nelle scorse ore su ESPN e si è detto completamente nemico dei videogiochi.
Nessun pregiudizio particolare da parte di Perkins, ma una storia personale non proprio felice che ha portato i suoi figli a scialacquare i soldi sulla sua carta di credito per “shoppare”, ovvero comprare online accessori esclusivamente estetici per videogiochi come Fortnite o proprio NBA 2K. “Odio i videogiochi, ok? I miei figli mi fanno impazzire, davvero!” – ha dichiarato l’ex centro di Celtics, Thunder e Cavaliers – “In casa mia non c’è altro che Fortnite, NBA 2K. Mi fa impazzire! Vi racconto una storia. Un giorno sono andato in un negozio per comprare della roba e la mia carta di credito viene rifiutata. Non capivo perché. Alla fine ho scoperto di non avere più soldi, avevo fatture per 16.000 dollari spesi su Fortnite. Compravano le skin [i vari personaggi, puramente estetici, che vengono aggiunti allo store quotidianamente, ndr], tutti i giorni. Non so nemmeno cosa siano. Ho detto ai miei figli di dimenticarsi di questa storia dei videogiochi, e ora infatti non me li nominano nemmeno più”.
"I go to buy something, credit card declined … I got $16,000 worth of Fortnite bills on my credit card."@KendrickPerkins' kids went wild with Fortnite 😳 pic.twitter.com/OcQ20145B4
— ESPN (@espn) March 31, 2020
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